Arrestato in Spagna perché ha palpeggiato una giornalista in diretta tv: cosa sarebbe successo in Italia

Un uomo di 25 anni è stato arrestato a Madrid dopo aver palpeggiato una giornalista durante una diretta televisiva. L’avvocata Ilaria Boiano, dell’associazione Differenza Donna di Roma, spiega a Fanpage.it cosa prevede la legge italiana per i reati di molestie e violenze sessuali.
Intervista a Ilaria Boiano
Avvocata dell’associazione Differenza Donna di Roma.
A cura di Davide Falcioni
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La scena ha fatto il giro del mondo. Isa Balado, giornalista del canale televisivo spagnolo ‘Cuatro', è impegnata in un collegamento in diretta con la trasmissione ‘En boca de todos‘ per raccontare un fatto di cronaca avvenuto nel quartiere madrileno di Lavapiés. All'improvviso si avvicina un uomo e le tocca il sedere chiedendo "Di che canale siete"?. Di fronte alla scena, il conduttore del programma – Nacho Abad – sospende il programma: "Scusa se ti interrompo Isa, ma ti ha appena toccato il sedere?". Visibilmente sconvolta dalla situazione, la giornalista conferma l'accaduto. Il collega quindi commenta indignato: "Non riesco a capire, puoi mettermi davanti questo stupido, per favore?".

Nel successivo collegamento in diretta, Balado riferisce che l'uomo aveva molestato anche altre donne in quella stessa strada. Il conduttore in studio fa quindi chiamare immediatamente le autorità. Poco dopo, la Polizia nazionale riferisce che l'individuo è stato fermato e pubblica le immagini dell'arresto.

L'ennesimo caso di molestia sessuale, per di più a favore di telecamera, ha sollevato un acceso dibattito in Spagna e non solo. L'episodio ha ricordato quello che ha visto protagonista poco quasi due anni fa la giornalista italiana Greta Beccaglia, impegnata in una diretta al termine del match Empoli-Fiorentina.  La donna venne palpeggiata all'uscita dallo stadio Castellani di Empoli la sera del 27 novembre 2021. Per quel fatto, lo scorso inverno un ristoratore marchigiano è stato condannato a una pena di 1 anno e 6 mesi per violenza sessuale; il giudice ha disposto la sospensione della pena per 5 anni subordinandola alla partecipazione dell'imputato a percorsi di recupero.

Ma perché ancora così tanti uomini si sento autorizzati a molestare le donne? Cosa dà loro la sprezzante sicumera di poterlo fare persino a favore di telecamere? Cosa fa loro credere che quel gesto rimarrà impunito? E soprattutto, cosa dice la legge in merito ai palpeggiamenti? Fanpage.it ha interpellato l'avvocata Ilaria Boiano, consulente legale del Centro Antiviolenza Differenza Donna di Roma.

L'avvocata Ilaria Boiano
L'avvocata Ilaria Boiano

Avvocata, innanzitutto cosa è una molestia sessuale dal punto di vista giuridico?

Si definisce molestia sessuale ogni comportamento indesiderato a connotazione sessuale o qualsiasi altro tipo di discriminazione basata sul sesso che offenda la dignità delle persone che le subiscono nell’ambiente di studio e di lavoro, ivi inclusi atteggiamenti di tipo fisico, verbale o non verbale.
Le molestie sessuali, in quanto discriminazioni fondate sul sesso, violano il principio della parità di trattamento fra uomini e donne.

Ci farebbe degli esempi di molestia sessuale?

A questa fattispecie afferiscono vari comportamenti, ad esempio richieste implicite o esplicite di prestazioni sessuali offensive o non gradite; adozione di criteri sessisti in qualunque tipo di relazione interpersonale; minacce o ritorsioni in seguito al rifiuto di prestazioni sessuali; apprezzamenti verbali sul corpo oppure commenti su sessualità o orientamento sessuale. Contatti fisici indesiderati sul corpo altrui configura invece violenza sessuale nel nostro ordinamento

In che modo è cambiata la normativa italiana negli ultimi anni in relazione ai reati a sfondo sessuale?

Nel nostro ordinamento le molestie sessuali sono affrontate sotto il profilo dei danni prodotti e delle sanzioni in ambito lavorativo, possono essere punite applicando l’art. 660 del codice penale, ma in caso di toccamenti corporei possono rientrare nella fattispecie di violenza sessuale.

Qualche mese fa un uomo è stato assolto per aver palpato una studentessa "per pochi secondi". Qual è in Italia l'orientamento dei giudici nei processi per reati sessuali?

L’orientamento della giurisprudenza di legittimità (ossia della Corte di Cassazione) è granitico: qualsiasi atto che, risolvendosi in un contatto corporeo, ancorché fugace ed estemporaneo, tra soggetto attivo e soggetto passivo, o comunque coinvolgente la corporeità sessuale di quest'ultimo, sia finalizzato ed idoneo a porre in pericolo la libertà di autodeterminazione del soggetto passivo nella sua sfera sessuale, indipendentemente dall'appagamento da parte dell'agente di un istinto libidinoso, rientra nel reato di violenza sessuale (Cass. pen., sez. III, 15 giugno 2006, n. 33464; Cass. pen., sez. III, 18 ottobre 2011, n. 41096). A fronte di ciò, si pone il problema della spirale di violenza e di pregiudizi sessisti che dalle relazioni sociali giungono nelle aule dei tribunali.

L'uomo che a Madrid ha palpeggiato una giornalista è stato fermato dalla polizia praticamente all'istante. Ma cosa sarebbe successo da noi? 

In Italia abbiamo come esempio il caso analogo della giornalista Greta Beccaglia, che ha subito dei toccamenti in diretta al termine della partita Empoli Fiorentina, all'uscita dallo stadio Castellani di Empoli, la sera del 27 novembre 2021. In questo caso l’uomo è stato condannato in giudizio abbreviato a 1 anno e 6 mesi per violenza sessuale. Il giudice ha disposto la sospensione della pena per 5 anni subordinandola alla partecipazione dell'imputato a specifici percorsi di recupero. Rispetto invece al caso spagnolo e all'arresto dell'uomo responsabile del palpeggiamento dubito che avremmo assistito a un'analoga reazione.

Perché?

Per ragioni tecniche. L'arresto in flagranza è una misura molto difficile da applicare: nei casi di richiesta di aiuto alle forze dell'ordine per maltrattamenti, ad esempio, i maltrattanti difficilmente vengono ammanettati, perché quasi mai durante l'arrivo di carabinieri e polizia si sta consumando la violenza. Solo se l'aggressione è effettivamente in atto si configura la possibilità di arrestare il responsabile in flagranza di reato.

Perché così tanti uomini molestano le donne arrivando a farlo persino a favore di telecamera? Cosa dà loro la certezza di restare impuniti?

Nella nostra società le molestie sono considerati gesti ordinari e tollerabili, quindi non lesivi della convivenza civile. Questi atti, come leggiamo anche nelle difese degli imputati, vengono descritti nei termini di scherzi, gesti goliardici senza alcuna gravità. Si tratta invece di condotte punite come violenze sessuali e nel caso avvenuto in Spagna la repentinità dell'atto esclude anche l'ipotesi di "minore gravità" del reato, visto che la giornalista non ha avuto alcun modo di sottrarsi a quella condotta. La questione, ad ogni modo, è innanzitutto culturale: come dimostrato da una recente ricerca dell'Istat nella nostra società circolano ancora oggi pregiudizi sessisti nei confronti delle donne, ancora considerate da molti maschi oggetti sessuali. La sessualità e l'integrità psicofisica delle donne non sono ancora considerate inviolabili. E questo è il più grande dei problemi.

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