Arrestato Alexei Moskalev: era stato condannato dopo i disegni della figlia contro la guerra in Ucraina
Aleksei Moskalev, condannato in Russia a due anni di carcere con l'accusa di ripetuto "discredito" dell'esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto a scuola un disegno contro la guerra, è stato arrestato a Minsk, in Bielorussia.
È quanto riportano il sito d'opposizione russo Mediazona e il quotidiano inglese The Guardian. L'avvocato di Moskalev, Dmitri Zakhvatov, ha detto di non avere più contatti col suo cliente, da diversi giorni latitante, e non ha potuto confermare la detenzione. Secondo un altro sito di informazione indipendente russo, Sota, l'uomo è stato rintracciato dalle autorità bielorusse, perché ha fatto l'errore di accendere il cellulare nell'appartamento dove si nascondeva.
Moskalev, un padre single, è residente con la figlia Masha nella città di Efremov, nella regione di Tula. All'inizio di marzo, l'insegnante della bambina aveva chiesto alla sua classe di fare disegni a sostegno delle truppe russe in Ucraina. Ma la 12enne aveva disegnato l'immagine di una bandiera russa con le parole "no alla guerra" e una bandiera ucraina decorata con le parole "gloria all'Ucraina".
La maestra aveva informato il preside della scuola, che a sua volta ha chiamato la polizia, ha raccontato il padre. Masha è stata portata in un orfanotrofio e lui è stato interrogato e picchiato. La Commissione per gli affari minorili chiede che Moskalev sia privato della potestà genitoriale: un tribunale dovrà pronunciarsi su questo il 6 aprile. Durante il processo, l'uomo è stato agli arresti domiciliari fino al giorno della sua condanna, in cui si è saputo che era fuggito.
Ieri, l'avvocato dell'uomo aveva diffuso su Telegram la lettera che la figlia gli aveva inviato: "Ciao papà, ti chiedo di non ammalarti e di non preoccuparti. A me va tutto bene, ti amo moltissimo e so che non devi incolparti di nulla, io sono sempre dalla tua parte e tutto ciò che fai è giusto".
Contro la sua condanna si era espresso persino Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, che ha detto di giudicarla "ingiusta". In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato ieri suoi suoi canali Telegram, Prigozhin aveva chiesto di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, "specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio".