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Guerra in Ucraina

Arrestato a Mosca corrispondente WSJ per spionaggio: “Colto in flagrante. No rappresaglie dagli Usa”

È stato arrestato a Mosca Evan Gershkovich, giornalista corrispondente del Wall Street Journal, accusato di spionaggio. Rischia fino a 20 anni di carcere. Nel suo ultimo articolo pubblicato aveva scritto: “L’economia della Russia sta iniziando a crollare”.
A cura di Ida Artiaco
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È stato arrestato a Mosca Evan Gershkovich, corrispondente del Wall Street Journal dalla Russia. L'accusa è di spionaggio, in particolare, il giornalista sarebbe sospettato di aver raccolto informazioni sull'industria militare russa, secondo quanto ha riferito l’agenzia Interfax, che cita un comunicato dell’Fsb. Gershkovich resterà in carcere almeno 2 mesi.

Stando a quanto riportato dall’intelligence russa, il reporter "su istruzione degli Stati Uniti, stava raccogliendo informazioni su una delle imprese del complesso militare-industriale russo, che rappresentano un segreto di Stato".

"Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando il fermo del giornalista. Lo riferisce Ria Novosti. Il quale ha anche auspicato che gli Usa non compiano atti di rappresaglia dopo quanto successo: "Speriamo che ciò non avvenga, e non deve avvenire".

Mediazona afferma che Gershkovich è stato portato al tribunale di Lefortovo, dell'omonima e famigerata prigione dell'Fsb, che per decenni è stata il luogo in cui venivano confinati i nemici della Russia.

L’IPI (International Press Institute) ha pubblicato una dichiarazione per chiedere a Mosca il suo immediato rilascio. Secondo l’istituto i colleghi non riescono a contattare il giornalista dal 29 marzo. Quest'ultimo se condannato, precisa sempre Interfax, rischia fino a 20 anni di carcere.

"Il Wall Street Journal nega con veemenza le accuse dell'Fsb e chiede l'immediato rilascio del suo fidato e scrupoloso reporter, Evan Gershkovich. Siamo solidali con Evan e la sua famiglia", si legge in un comunicato del giornale.

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Gershkovic, classe 1991, i cui genitori vivono negli Usa ma sono originari dell'ex Unione Sovietica, si trovava a Ekatirenburg, città che si trova negli Urali, per un articolo sul gruppo Wagner e su quello che pensavano i cittadini russi dei mercenari di Prigozhin. Il giornalista sarebbe stato arrestato in un ristorante. Aveva appena incontrato una sua fonte.

"Quello che il corrispondente del Wall Street Journal stava facendo a Ekaterinburg non ha nulla a che fare con il giornalismo", ha dichiarato sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Purtroppo non è la prima volta che lo status di ‘corrispondente estero' viene usato nel nostro Paese per coprire attività che non sono giornalismo", ha aggiunto. La questione di un possibile scambio del giornalista americano "non è stata ancora sollevata", ha detto invece il viceministro degli Esteri di Mosca, Serghei Ryabkov.

Prima di lavorare per il WSJ, per il quale copriva le notizie da Russia e Ucraina, Gershkovich aveva lavorato per Agence France-Presse e per il Moscow Times ed era stato assistente giornalistico per il New York Times.

Nell'ultimo articolo pubblicato sul quotidiano americano, lo scorso 28 marzo, aveva scritto: "L'economia russa sta iniziando a crollare. Gli investimenti sono in calo, la manodopera scarseggia, il budget è ridotto. Secondo un oligarca l'anno prossimo non ci saranno soldi", riportando le parole di Alexandra Prokopenko, ex funzionaria della Banca centrale russa che ha lasciato il paese poco dopo l'invasione dell'Ucraina, secondo cui "l'economia russa sta entrando in una regressione a lungo termine".

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