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Arrestata l’attivista palestinese Ahed Tamimi: nel 2017 aveva schiaffeggiato due militari israeliani

L’esercito israeliano ha arrestato nella notte l’attivista palestinese Ahed Tamimi. Secondo il quotidiano Haaretz, sui social avrebbe scritto: “Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo.” Nel 2017 era diventata simbolo della resistenza palestinese, quando aveva schiaffeggiato due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh.
A cura di Eleonora Panseri
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L'attivista palestinese Ahed Tamimi
L'attivista palestinese Ahed Tamimi

È stata arrestata durante la notte dall'esercito israeliano Ahed Tamimi, attivista palestinese nota a livello internazionale. In particolare, era diventata "famosa" nel 2017 quando, a soli 17 anni, aveva schiaffeggiato due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh vicino Ramallah. Da quel momento era diventata uno dei simboli della resistenza palestinese contro l'occupazione israeliana.

Questa volta, secondo quanto riferisca il quotidiano Haaretz, sarebbe stata arrestata dai militari per aver pubblicato sui social il seguente post: "Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi".

L'episodio che l'ha resa famosa risale al 19 dicembre 2017 quando, al culmine delle proteste innescate dalla decisione di Donald Trump di trasferire l'ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme, aveva schiaffeggiato, spintonato e preso a calci due soldati israeliani che si trovavano accanto alla casa di famiglia. Per quel gesto ha scontato 8 mesi di carcere inflitti dal tribunale militare, con lei era stata condannata anche la madre Narimam.

Secondo la difesa di Tamimi, il video non faceva che mostrare la reazione della ragazza dopo aver appreso che il cugino 14enne, Mohamed Tamimi, era stato raggiunto da uno proiettile di gomma esploso da distanza ravvicinata da un soldato israeliano, rimanendo gravemente ferito alla mascella.

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I due militari, ai quali la giovane aveva intimato di andarsene, non aveva reagito a quella che sembrava più una provocazione che un tentativo di fare del male. L'incidente però era stato ripreso con il telefonino e rilanciato su Internet, facendole acquisire grande popolarità. Anche in Israele il video era diventato un caso: alcuni lodavano la capacità dei soldati di non reagire e altri li criticavano per essersi dimostrati deboli. Pochi giorni dopo la ragazza era stata arrestata.

Già nel 2012 Ahed era stata ripresa mentre agitava il pugno contro soldati israeliani, guadagnandosi un incontro con l'allora premier turco, Recep Tayyip Erdogan. E ancora, nel 2015, era stata fotografata mentre mordeva la mano di un militare nel tentativo di impedire l'arresto del fratello.

Ahed fa parte di una famiglia da sempre impegnata nella difesa del popolo palestinese. Bassem, il padre, è un noto esponente di al-Fatah, il partito del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, e aveva giocato un ruolo importante nelle proteste a Nabi Salih, villaggio 20 km a nord-ovest di Ramallah.

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