Arrestata la giornalista russa Maria Ponomarenko, ‘colpevole’ di aver scritto dell’attacco a Mariupol

La giornalista Maria Ponomarenko è stata arrestata per aver dato notizia del "presunto attacco aereo russo" di marzo sul teatro Drama a Mariupol, dove secondo Kiev si trovavano centinaia di civili. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) in queste ore ha pubblicato un appello per chiedere la scarcerazione della cronista del portale di notizie RusNews. Oltre a quella anche il ritiro delle accuse nei confronti di Ilya Krasilshchik, ex editor di Meduza, che invece aveva parlato della strage di Bucha. Attualmente la donna è stata trasferita in un centro di detenzione preventiva a San Pietroburgo.
Perché Maria Ponomarenko è stata arrestata
Il sito Sputnnik spiega che la Ponomarenko deve affrontare l’accusa di aver diffuso pubblicamente false informazioni sull’uso delle forze di Putin su Telegram. La giornalista ora è in custodia cautelare 24 aprile, poi il 22 giugno ci sarà la prima udienza del processo a suo carico. Una dichiarazione rilasciata dal servizio stampa dei tribunali di San Pietroburgo, citata dall'agenzia russa, aggiunge che "il tribunale di Oktyabrsky ha deciso la misura preventiva sotto forma di detenzione a Maria Ponomarenko.

Cosa rischia la giornalista
Il Cpj spiega che la Ponomarenko è stata arrestata sulla scorta della nuova legge voluta da Vladimir Putin, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, che vieta la diffusione di notizie false sulla base di odio politico, religioso o ideologico. Ora rischia fino a 10 anni di carcere. Le autorità russe affermano che la giornalista, che ha recentemente coperto le proteste a Novosibirsk e San Pietroburgo, era la persona che gestiva il canale Telegram “No censorship”, ora chiuso, ma la Ponomarenko nega.