video suggerito
video suggerito
Ultime notizie sulla scomparsa di Maddie McCann

Arrestata Julia Wandelt, la 23enne polacca che si spaccia per Maddie McCann

La 23enne polacca è stata fermata in Regno Unito, dove si era recata a trovare una sua amica. A rivelarlo è il Daily Mail. Solo qualche giorno fa la ragazza aveva sostenuto di aver effettuato nuovi test e rilanciato: “Sono io Madeleine McCann”.
A cura di Biagio Chiariello
199 CONDIVISIONI

Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Julia Wandelt è stata arrestata dalla polizia britannica. La 23enne polacca che da anni afferma di essere Madeleine McCann, la bambina scomparsa il 3 maggio del 2007 a Praia Da Luz, in Portogallo, è stata fermata dalle autorità inglesi pochi istanti dopo l'atterraggio del suo aereo all'aeroporto di Bristol, dove si era recata a trovare una sua amica, con l'accusa di aver perseguitato e molestato i genitori di Maddie, Kate e Gerry McCann.

Secondo il Daily Mail, la donna, nota anche come Julia Faustyna o Julia Wendell, era arrivata in aereo da Breslavia, in Polonia, per far visita a un'amica residente a Cardiff. Tuttavia, gli agenti delle forze dell’ordine l’hanno fermata improvvisamente sotto gli occhi increduli dei presenti. "Sembra che Julia sia stata arrestata all'aeroporto di Bristol questa sera, subito dopo essere scesa dall'aereo" ha confermato il giornalista Surjit Singh Claire al tabloid britannico. "La polizia l'ha arrestata con l'accusa di stalking e molestie ai McCann", ha aggiunto.

L'arresto di Julia Wandelt arriva a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione su Instagram dei presunti test del DNA, che a suo dire confermerebbero la sua identità come la bambina scomparsa in Portogallo nel 2007. "Poiché i miei genitori in Polonia e Kate e Gerry McCann si sono rifiutati di sottoporsi a un test del DNA, i miei risultati sono stati inviati a un esperto di fama mondiale, che li ha confrontati con il DNA trovato sulla scena del crimine in Portogallo", ha dichiarato.

La 23enne ha dichiarato che i campioni di DNA prelevati da "capelli rinvenuti sul pavimento" e dalla "saliva raccolta dal copriletto" avrebbero rivelato una corrispondenza del 69,23%. L'esperto, che ha mantenuto l'anonimato, avrebbe individuato dati "compatibili con una relazione genitore-figlio" e che "indicherebbero un legame biologico tra i due individui".

199 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views