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L’Argentina rifiuta la salma di Erich Priebke, il boia delle fosse Ardeatine

L’avvocato dell’ex SS aveva riferito che il suo assistito, morto ieri a 100 anni, sarebbe stato sepolto accanto alla moglie a Bariloche, vicino Buenos Aires. Ma il Ministro degli Esteri argentino dice ‘no’: “Tenetevelo in Italia, non accettiamo questo tipo di offese alla dignità dell’uomo”.
A cura di Biagio Chiariello
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Erich Priebke, il boia nazista morto ieri all'età di 100 anni, non sarà sepolto in Argentina, accanto alla moglie a Bariloche, nella città argentina dove si era rifugiato anni fa. Il Ministro degli Esteri, Hector Timerman "ha dato ordine di respingere ogni procedura che possa permettere l’ingresso nel paese del corpo del criminale Erich Priebke". Lo ha reso noto il ministero, precisando che "gli argentini non accettano questo tipo di offese alla dignità dell'uomo". Era stato l'avvocato dell'ex SS a riferire in un primo momento che il suo assistito sarebbe stato sepolto a Bariloche. Sull'argomento interviene anche la Daia, ente che raggruppa le varie associazioni della comunità ebrea argentina, sottolineando come il fatto che Erich Priebke "abbia scontato la sua condanna nella comodità del suo appartamento, invece di stare nella cella di una prigione" costituisce "una offesa ai familiari delle sue vittime e ai milioni sterminati dal sinistro regime nazista".

La Daia ha poi ripreso l'intervista-testamento di Priebke nella quale il nazista non rinnega il suo passato e nega l’esistenza delle camere a gas. L'ex ufficiale SS era "un criminale razzista che non ha mai espresso nessun pentimento per i cuoi crimini" scrive l'organismo argentino. "Il fatto che Priebke sia vissuto impunemente durante decenni nel nostro paese, nella città di Bariloche, godendo della vita che aveva tolto a tanti civili innocenti, costituisce una offesa ai principi della Repubblica per i quali combattiamo gli argentini", si legge ancora nel comunicato, che si chiude con un appello "alle forze vive del nostro paese, perché riflettano e si esprimano al riguardo".

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