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Dieci anni di carcere all’uomo che danza nudo e otto anni al padre che stupra e uccide la figlia

Due sentenze molto differenti l’una dall’altra fanno discutere l’Arabia Saudita, lì dove vige ancora la pena di morte per reati come omicidio, narcotraffico, stupro e rapine.
A cura di Redazione
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Video della donna frustata

Dieci anni di reclusione e 2.000 frustate per uomo che aveva danzato nudo in pubblico; mentre ad un altro che ha stuprato, torturato e picchiato a morte la figlia di 5 anni vengono comminati appena 8 anni di reclusione (e 800 frustate). Il fatto accade in Arabia Saudita ed è riportato dal giornale americano Usa Today. L'ultimo caso riguarda Fayhan al-Ghamdi, predicatore ultraconservatore molto conosciuto nel Paese per le frequenti apparizioni televisive. La figlia, seviziata e stuprata, è deceduta dopo un lungo ricovero. Secondo la legge saudita, i crimini capitali – omicidio, traffico di droga, stupro e rapine a mano armata – sono puniti con l'esecuzione per fucilazione. Nella vicenda di Fayhan al-Ghamdi la sentenza è stata particolarmente leggera, in virtù dell'ambiguità della giurisprudenza nei casi che vedono il padre colpevole di un reato ai danni della prole, e – con grande probabilità – della posizione sociale ricoperta dall'uomo. Crimini di entità minore sono abitualmente puniti con pene molto più severe di quella comminata ad Al-Ghamdi.

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