video suggerito
video suggerito

Aquila reale piomba nel cortile e attacca bimba di 20 mesi in Norvegia: “Abbiamo lottato per salvarla”

L’episodio è avvenuto sabato pomeriggio in Norvegia, a Orkland, dove la piccola è stata salvata dai parenti presenti sul posto e poi portata in ospedale dove ha avuto bisogno di alcuni punti di sutura. L’aquila abbattuta da una guardia forestale.
A cura di Antonio Palma
439 CONDIVISIONI
Immagine

Momenti di paura per una bimba norvegese di poco più di un anno e mezzo quando un’Aquila reale è piombata all’improvviso nel cortile di casa, attaccandola a più riprese e ferendola con gli artigli. L’episodio è avvenuto sabato pomeriggio in Norvegia, a Orkland, dove la piccola è stata salvata dai parenti presenti sul posto e poi portata in ospedale dove ha avuto bisogno di alcuni punti di sutura.

Secondo quanto ricostruito finora, erano circa le 16.30 e la bimba era fuori a giocare coi fratelli nel cortile della loro piccola fattoria quando l’aquila ha attaccato. Secondo i presenti, l’uccello è spuntato dal nulla prendendo di mira la più piccola nel gruppo che comprendeva adulti e bambini. La madre della bimba è subito intervenuta afferrando l'aquila e cercando di scagliarla via ma il rapace sarebbe tornato all’attacco a più riprese fino all’intervento di un vicino con un bastone.

L'aquila dell'attacco alla bimba è stata uccisa
L'aquila dell'attacco alla bimba è stata uccisa

“Hanno dovuto lottare per liberarla dagli artigli. È stato molto traumatizzante per la madre e i fratelli maggiori che erano presenti al momento dell'aggressione” ha raccontato il padre ai media locali. La bimba è stata poi portata in ambulanza in ospedale dove hanno dovuto metterle dei punti di sutura dietro la testa e medicare alcune ferite dovuti agli artigli dell'aquila sotto il mento e sul viso.

Secondo una guardia forestale del posto, intervenuta poco dopo abbattendo l’animale, la bimba aveva una ferita da artiglio a due centimetri dall'occhio. La piccola è stata tenuta in osservazione in ospedale per precauzione ma poi dimessae sta bene.

Il caso ha innescato un dibatto pubblico in Norvegia dove si sono registrati ben quattro attacchi di aquila reale in cinque giorni. Secondo diversi esperti, si tratta di comportamenti difensivi e non di caccia. Le aquile, che non considerano gli esseri umani come prede, si sarebbero sentite minacciate. “Ciò che è più probabile è che si sentano minacciate. Hanno paura di una creatura che non hanno mai visto prima. È possibile che sia stato un attacco è innescato da un bisogno di difesa” hanno spiegato ai giornali locali.

439 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views