Apple si difende: “Paghiamo le tasse fino all’ultimo euro”

All'indomani dell'apertura di un'inchiesta della Procura di Milano nei confronti di Apple, accusata di aver nascosto al fisco italiano una somma ingente, pari a circa un miliardo d'euro, attraverso una falsa rappresentazione delle scritture contabili, la società fondata da Steve Jobs ha reagito, rivendicando di aver sempre pagato tutte le tasse, "fino all'ultimo euro e dollaro in tutto il mondo" e aggiungendo anche controlli effettuati anche in Italia hanno sempre accertato la piena regolarità di ogni aspetto fiscale: "Apple paga ogni dollaro ed euro delle tasse dovute ed è continuamente oggetto di controlli fiscali da parte di governi di tutto il mondo", recita una nota del gigante dei computer californiano. "Le autorità fiscali italiane hanno già sottoposto Apple Italia ad audit nel 2007, 2008 e 2009 e hanno confermato la piena conformità dell'azienda ai requisiti di documentazione e trasparenza Ocse. Siamo certi – conclude la nota – che l'accertamento in corso giungerà alla stessa conclusione".

Tuttavia il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e il pubblico ministero Adriano Scudieri stanno indagando a proposito del 2010 e 2011. I due ipotizzano che la filiale italiana della Apple avrebbe sottostimato di circa 206 milioni di euro l'imponibile fiscale del 2010 e di circa 853 milioni di euro quello relativo all'anno d'imposta 2011. In particolare sarebbero indagati due manager di Apple e già la Guardia di Finanza, su delega dell'autorità giudiziaria, avrebbe acquisito documenti nella sede della Apple in piazza San Babila a Milano. L'avvocato di Apple Italia è l'ex ministro della Giustizia Paola Severino.