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Appiccano incendio in un villa e pubblicano foto sui social: genitori condannati a pagare mezzo milione di euro

Quatto minorenni sono entrati in una abitazione privata e, dopo essersi ubriacati, hanno fatto incendiare tutto. Saranno le loro famiglie a pagare il conto salato (oltre 557mila euro) per i danni causati dalla loro bravata.
A cura di Biagio Chiariello
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La casa prima e dopo l'incendio
La casa prima e dopo l'incendio

La bravata di quattro minorenni costerà carissimo ai rispettivi genitori, condannati a pagare 557.563 euro per l'incendio provocato dai figli nello chalet di un notaio di Saragozza, in Spagna.

I ragazzi, che avevano tra i 14 ei 17 anni quando si sono verificati i fatti, il 17 aprile dell'anno scorso, hanno approfittato del fatto che il proprietario non fosse nella sua villa (sede di un'azienda agricola) a Castiello de Jaca, nella comunità autonoma dell'Aragona, per intrufolarsi dalla porta sul retro.

E una volta in soggiorno, dopo essersi ubriacati, hanno pensato bene di versare benzina in un bicchiere di cristallo e dargli fuoco, provocando un incendio così grande che, poi, non sono più riusciti a spegnere.

Secondo quanto scrive il giornale Heraldo qualcuno dei giovani avrebbe peraltro tentato di usare una trapunta da letto per cercare di spegnere le fiamme. Un'iniziativa assolutamente sbagliata: l'incendio ha finito per diffondersi anche nelle stanze vicine. Alla fine i minori, spaventati, sono scappati.

L'idea di immortalare la loro ‘impresa' sui social ha permesso alla polizia di risalire immediatamente a loro. I quattro piromani nei giorni scorsi sono stati condannati per un reato di violazione di domicilio e danni gravi ad una proprietà privata, ma la minore età porterà i genitori a pagare la vera punizione: mezzo milione di euro di risarcimento.

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Due dei ragazzi passeranno comunque dodici mesi in libertà vigilata, mentre un altro dovrà frequentare un centro diurno sorvegliato per lo stesso periodo. Il quarto, appena maggiorenne, dovrà svolgere per sei mesi compiti socio-educativi per “riflettere” su quanto accaduto.

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