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Anomalo aumento di focolai di polmonite nei bimbi in Cina, l’Oms chiede chiarimenti e dati a Pechino

L’aumento di polmoniti nei bambini e delle malattie respiratorie in Cina preoccupa l’Oms. L’Organizzazione mondiale della sanità ha inviato una richiesta formale alle autorità sanitarie di Pechino per avere informazioni dettagliate sull’anomalo aumento di casi.
A cura di Antonio Palma
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È di nuovo allarme malattie respiratorie in Cina dove, a quattro anni dallo scoppio della pandemia Covid, è stato registrato un anomalo aumento di focali di polmonite tra i bambini che ha fatto registrare molti ricoveri ospedalieri, soprattutto nelle grandi metropoli. L’allerta lanciata da ProMed, un sistema di sorveglianza accessibile al pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animali in tutto il mondo, ha fatto scattare il campanello di allarme anche dell’Oms che ha presentato una richiesta ufficiale di chiarimenti a Pechino.

L’allerta per una nuova esplosione di malattie simil-influenzali è scattata in Cina già dalla metà di ottobre. In una conferenza stampa tenutasi il 13 novembre 2023, le autorità cinesi della Commissione sanitaria nazionale hanno confermato un aumento dell’incidenza delle malattie respiratorie in Cina rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti.

Pechino però ha tenuto a sottolineare che gran parte di questi focolai sarebbe dovuta alla revoca delle restrizioni per il Covid-19 e alla circolazione di agenti patogeni già noti come l’influenza, il micoplasma pneumoniae (un’infezione batterica comune che colpisce tipicamente i bambini più piccoli), il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il SARS-CoV-2.

A fine mese, però, ProMED ha riferito di diversi focolai di polmonite non melgio speicificata nei bambini cinesi, in particolare nella Cina settentrionale con numerosi ricoveri di piccoli in ospedale. Anche l’epidemiologo Eric Feigl-Ding, che ha seguito molto la pandemia, ha rilanciato l'allarme sui social con diversi post e video di bambini con mascherine e flebo, ricoverati in ospedale.

Secondo l’Oms non è chiaro se questi casi siano associati all’aumento complessivo delle infezioni respiratorie precedentemente segnalato dalle autorità cinesi o a eventi separati. Per questo l’organizzazione mondiale della sanità ha richiesto ulteriori informazioni epidemiologiche e cliniche al governo cinese, nonché risultati di laboratorio di questi Focolai di polmonite segnalati tra i bambini, attraverso il meccanismo del Regolamento sanitario internazionale.

“Abbiamo richiesto ulteriori informazioni sulle recenti tendenze nella circolazione di agenti patogeni noti tra cui influenza, SARS-CoV-2, RSV e mycoplasma pneumoniae, e sull’attuale carico di pazienti sul sistema sanitario” spiegano dall’Oms. In attesa di ulteriori informazioni, l'agenzia sanitaria dell’Onu ha raccomandato di seguire le misure più adeguate per ridurre il rischio di contagio, basate su vaccino, distanza dalle persone malate, autoisolamento in caso di infezione, uso delle mascherine a seconda dei casi, una buona ventilazione degli ambienti e il lavaggio regolare delle mani.

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