Anna Frank, dopo 78 anni rivelato il nome di chi svelò ai nazisti il suo nascondiglio
Si chiamava Arnold van den Bergh, era un famoso notaio ebreo di Amsterdam. Fu lui a rivelare il nascondiglio di Anna Frank, giovanissima vittima dell'Olocausto resa celebre dal diario intimo scritto durante l'occupazione nazista dell'Olanda nella Seconda Guerra mondiale. Lo avrebbe fatto, si scopre quasi 80 anni dopo, per garantire la sicurezza della propria famiglia. Il 4 agosto del 1944 le SS fecero irruzione presso l’edificio Prinsengracht 263, sede della società Opekta Pectacon ad Amsterdam, dove da anni la famiglia Frank e altri ebrei si erano nascosti per tentare di sfuggire alle persecuzioni. Anna morì poi quindicenne in un campo di sterminio nel 1945.
La scoperta
La scoperta si deve a una serie di indagini della durata di cinque anni condotta da un team formato dal videomaker olandese Thijs Bayens, dallo storico e giornalista Pieter van Twisk, e dall'ex agente Fbi Vince Pankoke. I risultati sono stati riportati in un libro – intitolato “Chi ha tradito Anne Frank” – che uscirà in occasione della Giornata della Memoria. – intitolato “Chi ha tradito Anne Frank”. La ricerca è stata portata avanti con algoritmi computerizzati e sono state esaminate numerose informazioni e racconti di testimoni deceduti. Ad incastrare Arnold van den Bergh la copia di una nota anonima che fu data a Otto Frank dopo la Seconda Guerra Mondiale e che gli investigatori hanno trovato negli archivi di un agente di polizia. Va comunque detto che i risultati non sono ancora stati esaminati da esperti indipendenti.
Chi è la persona che tradì Anna Frank
Van den Bergh era stato componente del Jewish Council, organismo collaborazionista resosi disponibile a facilitare l'attuazione della politica d'occupazione nazista, prima di essere smantellato nel 1943 con l'invio finale anche dei suoi membri nei campi di sterminio. Avrebbe tradito la famiglia Frank, "dopo aver perduto una serie di protezioni ed essersi ritrovato nella necessità di offrire qualche informazione di valore ai nazisti, per cercare di mantenere in salvo se stesso e sua moglie", ha detto Vince Pankoke, ex agente dell'Fbi e membro del team investigativo, in un'intervista a 60 Minutes dell'americana Cbs ripresa fra gli altri dalla Bbc.