Ankara: migliaia di manifestanti dispersi con gas lacrimogeni e idranti
0.38 – La polizia non è riuscita a sedare la protesta. I manifestanti, dispersi per le strade della città, continuano attraverso fischi, suoni e slogan a portare avanti la contestazione contro Erdogan. Lungo le strade si sentono le sirene dei mezzi della polizia che stanno ancora cercando di disperdere la gente. Twitter si sta trasformando nel diario collettivo di questa lunga notte che sembra non voler andare a dormire. Intanto non cessano gli atti di solidarietà tra i manifestanti, che ad Ankara hanno creato dei cordoni umani per permettere alle ambulanze di passare per trasportare dei feriti.
Migliaia di manifestanti si sono radunati per le strade delle città turche tra venerdì e sabato, dopo nove giorni di scontri in tutto il Paese. Oggi in piazza Kizilay, al centro di Ankara, c'erano più di 5.000 persone, quando nel tardo pomeriggio migliaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa sono arrivati nella piazza e, utilizzando lacrimogeni e idranti, hanno cercato di disperdere la folla. La televisione turca ha raccontato che i poliziotti stanno rincorrendo i manifestanti lungo le vie laterali alla piazza, nelle quali le persone stanno cercando rifugio. Ci sarebbero anche diversi feriti. I manifestanti sono scesi nuovamente in piazza per sfidare la richiesta del primo ministro di trovare un punto di incontro per mettere fine agli scontri. A Istambul, nella piazza Taksim, si sono unite le tifoserie avversarie delle squadre Fenerbahce, Besiktas e Galatasaray, tutti insieme per protestare contro le decisioni di Erdogan di questi giorni. "Non ho mai vissuto questa amicizia, questa solidarietà tra i turchi prima" ha dichiarato il sostenitore del Fenerbahce Rustu Ozmen. "Dobbiamo continuare, non dobbiamo fermarci perché Erdogan non ne ha avuto abbastanza" ha continuato l'avvocato tifoso di calcio.