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Animalisti contro il papa: “Non liberi le colombe, le condanna a morte”

La lettera aperta dell’Enpa a papa Francesco: “Non liberi più le colombe, sono incapaci di fuggire ai predatori”.
A cura di Redazione
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Ieri, durante l'Angelus, si è consumato il "fattaccio": le due colombe liberate da papa Francesco sono state attaccate da un corvo ed un gabbiano e sono riuscite con molta difficoltà a mettersi in salvo. Oggi la presa di posizione dell'Ente Nazionale Protezione Animali che indirizza addirittura una lettera aperta a papa Francesco, affinché non "utilizzi più gli animali e la loro vita per tradizioni ormai superate". Insomma, il rituale della liberazione delle colombe sarebbe una pratica da abolire: "Gli animali che sono nati in cattività, non essendo animali selvatici, non sono in grado di riconoscere i predatori come tali e sono quindi incapaci di fuggire da eventuali situazioni di pericolo. Reimmetterli in un ambiente a loro sconosciuto ed esporli quindi inutilmente a pericoli, condannandoli a morte certa, è inaccettabile, come testimoniamo le numerose proteste che stanno crescendo sul web".

Ma non basta, perché l'Enpa avrebbe intenzione di promuovere una raccolta firme "con la quale chiediamo, a quanti hanno a cuore la tutela degli animali, di condividere il nostro appello a Papa Francesco. Sappiamo che il Pontefice si è dichiarato sensibile alla tutela dell'ambiente e delle creature che lo condividono con noi, e che ha in progetto un'enciclica dedicata proprio al Creato e alla difesa della natura". Resta da vedere cosa ne penserà papa Francesco…

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