video suggerito
video suggerito

Andare in bici e mangiare la pizza: i sogni mai realizzati di Marzia, l’adolescente uccisa a Kabul

I sogni di Marzia si sono infranti per sempre quando è stata uccisa in un attentato suicida alla scuola insieme a tante altre ragazze colpevoli solo di sognare un futuro migliore.
A cura di Antonio Palma
171 CONDIVISIONI
Immagine

Visitare la torre Eiffel a Parigi, mangiare una pizza in un ristorante italiano o anche semplicemente andare in bici e ascoltare la musica, solo le cose semplici a cui aspirava Marzia Mohammadi, l’adolescente afghana tra le vittime del sanguinoso attentato in un centro educativo di Kabul alla fine di settembre quando un attentatore suicida ha ucciso almeno 53 persone per lo più ragazze della minoranza etnica Hazara, spegnendo per sempre i loro sogni.

La foto delle pagine del diario in cui la ragazza aveva fatto una lista di alcune cose da fare nel corso della sua vita è stata diffusa sui social ed è diventata virale in Afghanistan e di conseguenza simbolo delle ambizioni e dei sogni a cui tante giovani ragazze e donne afghane sono costrette a rinunciare.

Marzia Mohammadi, a sinistra, e Hajar Mohammadi
Marzia Mohammadi, a sinistra, e Hajar Mohammadi

Sogni spesso semplici ma anche ricchi di volontà di farsi largo in una cultura che vede la donna relegata a un ruolo minore, ancora di più sotto il regime talebano tornato al potere. Una condizione che Marzia conosceva bene e che però non era disposta ad accettare, determinata più che mai a completare la sua istruzione e raggiungere i suoi obiettivi.

Immagine

“Dopo una settimana ho lasciato la nostra casa per la prima volta dalla salta al potere dei talebani. Per tutto il tempo che sono stata fuori ho avuto una sensazione di paura e insicurezza. L'atmosfera era spaventosa e inquietante” scriveva infatti la giovane nell’agosto dello scorso anno. Ma nei giorni successivi nello stesso diario assicurava di voler sostenere gli esami di ammissione all'università.

Immagine

“Continuo a provare, lavoro duramente. Mi sto stancando, ma vado avanti. Un giorno sarò orgogliosa di me stessa. La mia famiglia sarà orgogliosa di me, io studio. Sto costruendo il mio futuro. Seguo i miei obiettivi e sto migliorando. Vivo, Penso" si legge in una delle sue pagine.

In cima alla lista delle cose da fare Marzia aveva messo il suo desiderio di incontrare la scrittrice Elif Shafak, di cui era accanita lettrice, seguito da una visita alla Torre Eiffel a Parigi e da una pizza in un ristorante italiano. Nella lista delle cose da fare poi veniva andare in bici e ascoltare la musica; camminare in un parco di notte; imparare a suonare la chitarra e visitare almeno sei città del mondo e infine scrivere un romanzo

Ma i sogni di Marzia si sono infranti per sempre quel venerdì 30 settembre quando è stata uccisa nell’attentato suicida al centro di apprendimento Kaaj insieme a tante altre ragazze come la cugina Hajar Mohammadi, colpevoli solo di sognare un futuro migliore

171 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views