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Anche la Svizzera vieta l’uso del burqa: “Standard minimi contro la guerra tra religioni”

La questione del velo integrale torna al centro del dibattito: i deputati svizzeri del Consiglio Nazionale approvano le limitazioni all’uso del burqa. Spetta al Consiglio degli Stati l’ultima parola sul divieto di abiti che dissimulano il volto.
A cura di Simona Linardi
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donna in burqa

Ogni donna che si presenti ad uno sportello pubblico dovrà farlo con il viso scoperto, secondo la legge che è stata proposta ieri da Oskar Freysinger, parlamentare dell'Unione democratica di centro. Il provvedimento vieta il velo islamico integrale alle donne che nascondono l'integrità o una grande parte del viso. Dopo aver già negato nel 2009 la costruzione di minareti nel paese, il parlamentare avanza la nuova proposta. Ma Freysinger rassicura:

L'obiettivo è quello di "evitare una guerra religiosa" stabilendo degli standard minimi.

Qualunque donna avverta la necessità di coprirsi in volto non potrà con questa legge usufruire dei mezzi pubblici, partecipare a manifestazioni pubbliche, avere a che fare con le autorità federali, cantonali o comunali, le quali avranno ogni diritto di allontanare o limitare l'accesso alla donna in questione, obbligata a rinunciare al proprio velo se vorrà avere accesso libero agli edifici.

La Camera bassa del Parlamento della Svizzera ha approvato il provvedimento con 101 voti contro 77, nonostante il parere contrario del Governo elvetico. Il consigliere nazionale ha avanzato la proposta basandosi sulla legge federale per la salvaguardia della sicurezza interna. Il burqa impedirebbe la riconoscibilità di ciascuno; con la legge non si negano diritti, si pensa solo a tutelare i rapporti civili nei luoghi pubblici. La ministra di giustizia e polizia Widmer-Schlumpf infatti sostiene:

Per ogni cittadino è normale esigere di poter vedere la persona accanto, il proprio interlocutore in uno spazio collettivo.

Toccherà al Consiglio degli Stati dare l'ultima parola, che già in marzo 2011 aveva respinto categoricamente l'iniziativa, con 24 voti contro 4. Secondo il Governo, l’applicazione del divieto non rientrava nelle disposizioni federali e la legge menzionata non si rivolgeva ai singoli individui. Il nuovo responso invece non si otterrà prima della sessione invernale.

Il divieto del burqa è al centro di un dibattito infuocato da molto tempo in Svizzera. Un sondaggio sulla popolazione  realizzato da  Marketagent.com Suisse ha riscontrato che su 500 cittadini interrogati (di età compresa tra i 13 e i 59 anni), il 57,6% si è dichiarato favorevole al divieto, i contrari sono solo il 26,5 %, mentre solo il 15,9% si astiene.

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