Anche il Vaticano rende omaggio a Prince
Il cardinal Gianfranco Ravasi ha reso omaggio su Twitter al leggendario cantante pop Prince, morto ieri nella sua casa di Minneapolis a 57 anni. Il cardinale, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura della Santa Sede, ha riportato alcune parole della canzone di Princie “Sometimes It Snows In April” twittando “Sometimes, sometimes I wish that life was never ending, / All good things they say, never last”, che, tradotte, significano “qualche volta, qualche volta mi auguro che la vita non finisca mai / tutte le cose belle di cui parlano non durano mai”.
La canzone fa parte della colonna sonora del film “Under the Cherry Moon”, diretto ed interpretato dallo stesso Prince, che aveva riservato a se stesso la parte del protagonista: quella di un gigolò chiamato Christopher Tracy, che intreccia una relazione con una ricca donna francese. La canzone è inserita nel film come sottofondo ai funerali di Tracy. La pellicola, uscita nelle sale cinematografiche statunitensi nel 1986, fu un mezzo flop ai botteghini e vinse poi ben cinque premi ai “Golden Raspberry Awards”, che ogni anno danno un “riconoscimento ai film peggiori della stagione. Nella colonna sonora di “Under the Cherry Moon” era, però, inserito anche uno dei più grandi successi commerciali di Prince, “Kiss”.
Ha destato un certo scalpore nel mondo cattolico, appena poche settimane fa, la decisione del cardinal Ravasi di rendere un omaggio molto simili ad un’altra icona della musica pop, Davide Bowie: lo scorso gennaio, alla morte del “Duca bianco”, Ravasi twittò alcuni versi della canzone “Space Oddity”. Le polemiche non devono aver spaventato il cardinale, che ha deciso di ripetere l’omaggio anche per Prince.
