Amsterdam vuole rifarsi una nuova immagine: addio a coffee-shop e cannabis nel fine settimana
Amsterdam vuole rifarsi una nuova immagine si prepara a una nuova rivoluzione negli usi e costumi della città. Per volontà dell’amministrazione cittadina, infatti, è stato varato un nuovo e ambizioso piano per reprimere il turismo molesto che prevede tra le altre cose l’addio a coffeeshop e alla cannabis nel fine settimana, cioè nei giorni di maggior afflusso turistico.
Per ora si tratta di una proposta, che sarà presentata a breve al consiglio comunale per un discussione collegiale, ma le intenzioni delle autorità locali sono chiare.
L’idea infatti fa parte di un più ampio progetto che mira a ripulire la città da turismo considerato di basso livello per cui è stata a lungo famosa. Tra le altre cose si prevede di limitare gli addii al celibato con la chiusura anticipata di bar e locali ma anche misure più stringenti per i bordelli nel suo famigerato quartiere a luci rosse.
Il progetto, che ha lo scopo di rilanciare un turismo più culturale, è stato annunciato mercoledì dall’amministrazione comunale di Amsterdam che lancerà una nuova campagna di comunicazione a partire dal prossimo anno.
La campagna nel dettaglio in pratica cercherà di scoraggiare i turisti internazionali che arrivano solo per approfittare dei noti servizi più famosi della città come la cannabis o l’offerta sessuale.
Il piano infatti prevede che bar e club abbiano orari di apertura limitati chiusura entro le 2 del mattino, mentre per la prostituzione nel quartiere a luci rosse previsti orari di apertura più rigidi. Anche fumare cannabis o bere alcol in alcune zone della città sarebbe vietato. Mentre per i coffeeshop scatterebbe divieto di vendita dalle 16 del giovedì alla domenica sera.
Altre misure includono regole più severe su Airbnb e affitti a breve termine come ad esempio una tassa di soggiorno nei periodi di affollamento.
Inizialmente la sindaca Femke Halsema aveva pensato addirittura anche all’ipotesi di vietare del tutto la vendita di cannabis ai turisti stranieri ma poi l’ipotesi è tramontata. "Questo è un passo importante per scoraggiare l'uso di droghe, liberarsi dello status di Amsterdam come capitale della droga e rivendicare il centro della città", ha affermato.
"Se amiamo la città, dobbiamo agire ora", ha detto invece Sofyan Mbarki, vicesindaco di Amsterdam, aggiungendo: “È diventato chiaro che tutti hanno a cuore la città e che è necessario un intervento per contrastare il sovraffollamento”.
Mbarki ha affermato che l’amministrazione ha parlato con residenti, imprese, esperti e gruppi di interesse e ha concluso che la quantità di turismo di basso livello deve essere ridotta con urgenza.
“Amsterdam è una metropoli e questo significa una città vivace e movimentata, ma per mantenere vivibile la nostra città, ora dobbiamo optare per dei limiti invece di una crescita irresponsabile" ha aggiunto ricordando che l’amministrazione si è già impegnata a limitare il suo turismo a 20 milioni di ospiti ogni anno.