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Amianto nel talco, Johnson & Johnson condannata a pagare 2,1 miliardi di dollari

Johnson & Johnson condannata da un tribunale Usa a pagare 2,1 miliardi di dollari di risarcimento danni a causa della presenza di amianto nel talco. È questa infatti la decisione della Corte d’appello del Missouri che ha confermato il verdetto di primo grado contro la multinazionale statunitense, stabilendo che proprio l’amianto contenuto nel talco ha causato il cancro alle ovaie in 22 donne.
A cura di Antonio Palma
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Nuova batosta giudiziaria per Johnson & Johnson condannata da un tribunale Usa a pagare ben 2,1 miliardi di dollari di risarcimento danni a causa della presenza di amianto nel talco, il suo prodotto di punta da decenni. È questa infatti la decisione della Corte d'appello del Missouri che ha confermato il verdetto di primo grado contro la multinazionale statunitense emesso da una giuria di St. Louis, stabilendo che proprio l'amianto contenuto nel talco ha causato il cancro alle ovaie in 22 donne abituali consumatrici del prodotto e che hanno chiamato in giudizio l'azienda. Secondo la sentenza, la società  ha venduto "consapevolmente prodotti contenenti amianto ai consumatori" pur sapendo da un certo punto in poi che erano potenzialmente cancerogeni.

Johnson & Johnson ha già promesso di voler presentare un nuovo ricorso contro la sentenza  alla Corte suprema dello Stato anche se in appello ha potuto incassare una piccola vittoria: il dimezzamento del risarcimento dovuto, sceso da 4,69 a 2,1 miliardi di dollari. Non solo, la Corte d'appello del Missouri nel suo verdetto ha sentenziato che tra le persone che hanno presentato denuncia, alcune non dovrebbero essere comprese nel processo perché residenti fuori dai confini del Missouri.

Per Johnson & Johnson si tratta solo di una delle migliaia di cause intentate nei suoi confronti in tutti gli Stati Uniti da ex consumatrici che si sono ammalate di cancro dopo aver usato per anni il talco. In alcuni processi  il gruppo è stato scagionato in primo grado  in altri condannato altri  procedimento sono ancora pendenti e la battaglia legale prosegue. Proprio a seguito dei tantissimi processi e sentenze che si sono susseguiti in tutti gli Usa, l’azienda nel maggio scorso ha annunciato che smetterà di vendere il suo talco in Usa  e Canada per la crescente “disinformazione” sulla sicurezza del prodotto.

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