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News elezioni Usa 2016
Le 10 cose che sono successe a poche ore dall’elezione di Trump Presidente
Donald Trump si siederà sulla poltrona dello Studio Ovale della Casa Bianca solo dal prossimo 20 gennaio 2017. Ma nelle 24 ore che hanno succeduto la sua nomina a 45° Presidente USA è già successo moltissimo.
A cura di
Biagio Chiariello
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News elezioni Usa 2016
Donald Trump ha vinto le elezioni americane. Il miliardario di New York però entrerà in carica come Presidente degli Stati Uniti solo da gennaio 2017. Tuttavia a poche ore dal suo exploit il mondo ha già cominciato a cambiare.
- Un ministro del governo israeliano ha dichiarato "finita" l'idea dell'esistenza dello Stato palestinese – Naftali Bennett, ministro dell’Educazione e leader del partito di destra religiosa ‘Focolare ebraico', ha esultato al risultato delle Presidenziali USA: “La vittoria di Trump è una formidabile occasione di Israele per annunciare l’immediata revoca del concetto di uno Stato palestinese nel cuore della nostra terra, che va direttamente contro la nostra sicurezza contro la giustezza della nostra causa”. “Questa – ha proseguito Bennett- è la concezione del presidente eletto così come compare nel suo programma politico e di sicuro deve essere la sua politica”.
- Le proteste dilagano in tutta l'America – Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città degli Stati Uniti per protestare contro la vittoria di Mr Trump su Hillary Clinton. Da New York a Los Angeles, da Chicago a Dallas, lo slogan più gridato, più visto sui cartelli scritti in inglese e in spagnolo: "Non è il mio presidente".
- L'incertezza dei mercati internazionali (vanno giù, ma poi recuperano) – La vittoria del tyccon newyorkese ha avuto quasi il sapore di una Brexit in salsa americana. I mercati hanno reagito con estrema volatilità: il peso messicano è crollato, il Nikkei pure è andato giù e tra le borse europee, Piazza Affari è stata maglia nera. Ma 24 ore dopo, c'è stata una sorta di inversione a U nelle sale operative: Ue in recupero, vola Tokyo. Ma – dicono ora gli operatori – a farla da padrona sarà l'incertezza.
- L'ex leader del Ku Klux Klan ha parlato di "una delle notti più emozionanti della mia vita" – David Duke, che in passato ha guidato il movimento degli incappucciati razzisti come ‘Gran Maestro', ha celebrato l'elezione di Trump, sottolineando che "la nostra gente ha avuto un ruolo enorme nell'elezione di Trump".
- Le azioni delle energie rinnovabili in netto calo … – Le azioni delle società di energia rinnovabile che operano negli Stati Uniti sono crollate alla notizia che Trump sarebbe stato il prossimo presidente. Vestas, uno dei principali produttori di turbine eoliche d'America, ha registrato un calo massimo del 14 per cento. Non è un caso: durante la campagna elettorale Trump ha parlato di rilancio dell'industria delle fonti fossili, di ridimensionamento delle restrizioni ambientali attuali e di mettere in secondo piano i recenti accordi internazionali sui cambiamenti climatici a cui gli USA hanno aderito, e di cui sono stati i principali sostenitori…
- … mentre crescono a livelli record le azioni dei produttori di armi-
- L'establishment politico russo celebra la vittoria di Trump – I membri della Duma hanno applaudito l'elezione del candidato repubblicano alla Casa Bianca. Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, è stato tra i primi grandi leader a chiamare Trump per complimentarsi con lui.
- Il sito dell'immigrazione canadese è andato in tilt – Già prima della certezza, quando la vittoria di Trump sembrava essere realtà, il sito dell’immigrazione del governo canadese è diventato irraggiungibile, probabilmente per l’eccessivo traffico in entrata. Molto probabilmente gli stop al sito sono legati all'aumento degli americani, in cerca di informazioni pero andarsene dagli Stati Uniti.
- I jihadisti accolgono con favore il nuovo presidente USA – “La vittoria di Trump è uno schiaffo potente a chi promuove la democrazia", ha scritto su Twitter Hamza al-Karibi, un portavoce del gruppo jihadista siriano Jabhat Fatah al-Sham, affiliato di al-Qaeda. "A partire da oggi, non avremo bisogno di comunicati stampa per interpretare le macchinazioni dell'Occidente. Tutto quello che dobbiamo fare è retweettare quello che dice Trump", ha aggiunto. Nel frattempo, il leader religioso jihadista di origine egiziana Dr Tariq Abdel Haleem ha detto: "Trump vincente potrebbe essere un male per noi nel breve periodo. Tuttavia, sarà meglio per i musulmani nel lungo periodo, perché sarà lui a rovinare gli Stati Uniti".
- Il Messico non pagherà per il muro al confine con gli States – "Costruiremo un grande muro lungo il confine meridionale e il Messico lo pagherà, credetemi, al 100%", annunciava il candidato alla Casa Bianca il primo settembre a Phoenix, in Arizona. Le cose però stanno diversamente, almeno a sentire ciò che afferma Claudia Ruiz Massieu, ministro degli Esteri del Messico, all'indomani della vittoria di Trump: "Pagare per un muro non fa parte del nostro programma" ha detto senza troppi giri di parola alla tv nazionale.
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