Luca Attanasio ucciso in Congo, ergastolo per i 6 imputati per la morte dell’ambasciatore italiano
Sono stati condannati all'ergastolo i sei uomini imputati del processo per l'omicidio dell'ambasciatore italiano, Luca Attanasio, della sua guardia del corpo, il carabiniere Vittorio Iacovacci, e di un autista del World Food Program, Mustapha Milambo, nel febbraio 2021, a Goma, nell'Est della Repubblica Democratica del Congo.
La decisione è stata presa da un tribunale militare a Kinshasa. Il pubblico ministero aveva chiesto la pena di morte contro la quale si era espressa anche la famiglia dell'ambasciatore. La difesa aveva chiesto invece l'assoluzione per non aver commesso il fatto o almeno per dubbi sulla responsabilità degli accusati. La sentenza è appellabile.
L'ambasciatore italiano, 43 anni, originario di Limbiate, sposato e padre di tre figlie, e il carabiniere di 30, di Sonnino (Latina), stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della Monusco, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, ai margini del Parco nazionale dei Virunga, nel Nord Kivu, una delle aree storicamente più rischiose dell’Africa centrale.
Sarebbero morti per circa 50mila dollari, o almeno questa era la cifra dei banditi che li hanno assaliti ma che non avevano a disposizione. Così l'imboscata si trasformò nel tragico tentativo di sequestro a scopo di estorsione, secondo quanto emerso dall'inchiesta aperta dalla Procura di Roma a carico di due funzionari del Programma alimentare dell'Onu. Entrambi sono accusati di omicidio colposo per non aver rispettato i protocolli di sicurezza nella preparazione del viaggio.