Altra ufficiale russa fedele a Putin muore cadendo dalla finestra dopo volo di 16 piani: è giallo
Un'alta funzionaria del dipartimento finanziario del Ministero della Difesa della Russia, Marina Yankina, tra le figure chiave del Cremlino e molto vicina al presidente russo Vladimir Putin, è stata trovata morta sotto la sua abitazione a San Pietroburgo.
La polizia ha rinvenuto il corpo della 58enne il 15 febbraio scorso. La donna sarebbe caduta dalla finestra del suo appartamento al 16esimo piano del palazzo in via Zamshina.
Secondo i rapporti ufficiali, si tratta di un possibile suicidio. Le autorità hanno rinvenuto le sue cose e i suoi documenti sul davanzale della finestra. Prima di morire, Yankina si sarebbe messa in contatto con l'ex marito chiedendogli di chiamare la polizia, come riferisce il canale Telegram Mash on Moika, secondo il quale la donna avrebbe avuto problemi di salute.
Tuttavia, la vicenda è avvolta dal mistero. Soprattutto se si considera che quello di Yankina è l'ultimo caso in ordine cronologico di importanti funzionari e uomini d'affari russi morti in circostanze misteriose dall'inizio della guerra in Ucraina lo scorso anno e spesso archiviati come "suicidi".
Solo la scorsa settimana, il generale Vladimir Makarov – recentemente licenziato da Putin – è stato trovato morto in quello che è stato definito dalle autorità come un "possibile suicidio". Ancora, il 26 dicembre, Pavel Antonov – il deputato più ricco della Duma russa e critico di Putin – è morto in India cadendo dalla finestra di un albergo. Il suo collega Vladimir Bidenov è stato trovato morto nello stesso hotel quattro giorni prima.
A luglio, il 76enne Yevgeny Lobachev, generale in pensione del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa, è stato trovato morto a Mosca. Anche la sua morte è stata definita "suicidio". Tra gli altri decessi illustri ci sono anche quelli del vicepresidente di Gazprombank e di un alto funzionario di Gazprom.