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Alluvioni fanno strage in Corea del Nord, oltre 130 morti e centinaia di dispersi

Le inondazioni hanno devastato una larga parte del Paese, l’allarme Onu: almeno 140mila persone hanno bisogno di assistenza urgente.
A cura di Antonio Palma
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Oltre 130 morti accertati, centinaia di dispersi e miglia di sfollati. È questo il bilancio ancora parziale delle alluvioni che nelle scorse ore hanno devastato la Corea Del Nord. A causa delle scarse comunicazioni con Pyongyang e la netta chiusura  al mondo da pare del regime di  Kim Jong-un, le notizie dal Paese asiatico son molto scarse e per questo inizialmente si era parlato di un bilancio molto meno grave con circa sessanta vittime e qualche decina di dispersi. Dopo una nuova valutazione dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), però è emerso che le inondazioni hanno devastato grosse aree della Corea del Nord provocando danni estesi a persone e cose.

Secondo gli ultimi dati, rilevati insieme al governo di Pyongyang, il numero delle vittime già recuperate dai soccorsi sono 133. Un numero purtroppo destinato a salire visto che quello dei dispersi ammonta a ben 395 persone. Oltre 107mila persone invece sono rimaste senza case perché danneggiate o completamente distrutte dalle inondazioni. Più di 35mila case infatti sono state danneggiate, di cui 69% è stato completamente distrutto. I danni maggiori sono stati causati della piena del fiume Tumen, che segna parte del confine tra la Corea del Nord e la Cina da un lato e la Russia dall'altro.  Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, inoltre circa 16mila ettari di terreni agricoli sono stati inondati e almeno 140.000 persone hanno bisogno di assistenza urgente.

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