Alluvione in Nepal, si contano 47 morti e 36 dispersi. La Farnesina mette in salvo 14 connazionali
Devastante alluvione in Nepal, che ha provocato oltre 47 morti e decine di feriti. Nel corso della nottata e della giornata del 13 agosto, in Nepal le inondazioni e le frane scatenate dalle torrenziali piogge monsoniche hanno letteralmente distrutto le pianure meridionali e le colline orientali del Paese. Le prime informazioni diramate dal governo di Kathamandu parlano di almeno 20 feriti e 36 dispersi in 23 distretti della pianura meridionale al confine con l'India. Secondo quanto si apprende da fonti locali, parte del paese sarebbe rimasta senza acqua ed elettricità. Tra i vari italiani in vacanza in Nepal risulta esserci anche Francesca Immacolata Chaouqui, tra le protagoniste dell'inchiesta Vatileaks, che nel corso della giornata ha chiesto aiuto via social anche a Matteo Renzi.
"Pietro è salvo insieme alla tata. Noi rimasti per aiutare. Ci siamo appena ricongiunti e stiamo raggiungendo un posto sicuro", ha scritto su Twitter Francesca Chaouqui, che questa notte era rimasta bloccata in un albergo a Chitawan. "Diffondete la notizia: siamo bloccati al Land Mark Hotel a Chitawan in Nepal. I fiumi hanno esondato, l'albergo è allagato siamo senza elettricità e senza acqua. Abbiamo allertato la Farnesina. Siamo gli unici italiani dell'hotel. Aiutateci", aveva invece twittato nella notte, aggiungendo: "Siamo vivi. Per favore aiutateci. Siamo senza acqua e luce. Ci sono 20 bambini. Noi non andiamo via senza che loro siano in salvo. #aiuto". Secondo quanto si apprende, la Farnesina si sarebbe tempestivamente attivata per dare supporto e mettere in sicurezza gli italiani che risultano essere attualmente presenti nel territorio nepalese, che sarebbero in tutto 14: "La Farnesina si è subito attivata e sta seguendo la situazione. Il console è in contatto con i connazionali e le autorità nepalesi".
A causa della tremenda inondazione, centinaia di cittadine e villaggi sono stati allagati, lasciando migliaia di persone senza casa. Circa 8mila fra poliziotti e soldati sono impegnati nei soccorsi, resi più difficili dal crollo di ponti e dalle frane che bloccano le principali vie di comunicazione. "Abbiamo attivato elicotteri, barche a motore e zattere in diverse postazioni. Nel distretto di Surkhet siamo riusciti a portare 200 persone in rifugi sicuri", ha riferito il governo. Il comunicato rende inoltre noto di aver chiesto a Nuova Delhi di aprire le dighe di due fiumi che dal Nepal si riversano in India, in modo da permettere un maggior deflusso delle acque.
Secondo le previsioni meteo per oggi sono attese nuove piogge nelle regioni centrali e centro occidentali. Ogni anno inondazioni e frane provocate dalle piogge monsoniche causano morti nel periodo fra giugno e settembre.