Alluvione in Libia, la Protezione civile a Fanpage.it: “Sempre più difficile trovare persone vive”
Proseguono senza sosta le operazioni di soccorso in Libia, dove martedì 12 settembre l'uragano Daniel ha devastato il Paese. Sul territorio sono stati inviati dall'Italia anche gli uomini della Protezione civile. A raccontare il lavoro dei soccorritori italiani a Fanpage.it è Luigi D'Angelo, team leader della delegazione italiana di Protezione civile. "Da quando siamo qui, da martedì scorso, purtroppo le nostre squadre di ricerca e soccorso dei vigili del fuoco, non sono riuscite a trovare persone vive durante le ricerche", ha spiegato D'Angelo.
"Vista l'immane devastazione di questo evento, purtroppo, la grande massa d'acqua ha lasciato poco scampo anche all'interno di alcuni edifici, dove sono arrivate acqua e fango. A diversi giorni dalla tragedia è sempre più difficile trovare persone ancora in vita, le speranze sono sempre più deboli", ha aggiunto il team leader. Le ultime stime parlano di più di 11.300 morti e di oltre 20mila dispersi. Anche se, come spiega D'Angelo, "i numeri purtroppo sono ancora da definire, bisognerà attendere che si concludano le attività di ricerca".
I testimoni del disastro raccontano di aver visto onde altissime invadere la città di Derna, colpita duramente dall'alluvione. I soccorsi si sono mobilitati poche ore dopo l'avvento della tragedia e squadre di uomini sono state inviate in Libia da tutto il mondo. "Siamo arrivati subito dall'Italia con una squadra di ricerca e soccorso già martedì scorso per dare supporto nelle ricerche delle persone coinvolte sotto le macerie", ha raccontato d'Angelo.
"Ieri (sabato 16 settembre, ndr) è arrivata una nave italiana, la San Marco, che ha portato ulteriori uomini dell'esercito italiano per rimuovere le macerie dalle strade e sommozzatori della Marina per dare una mano a cercare le persone disperse sott'acqua. Abbiamo portato anche materiali, tende, effetti letterecci (lenzuola, coperte, federe, ndr) e generi di prima necessità. Siamo molto vicini al popolo libico che ha subito questa tragedia e per noi italiani è un grande onore poter aiutare tutti in questa sofferenza", ha concluso il team leader della delegazione inviata dall'Italia.