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Elezioni in Francia 2024

Alle elezioni francesi 2024 Marine Le Pen è favorita grazie al suo programma economico, dicono i sondaggi

Domenica 30 giugno si terrà il primo turno delle elezioni legislative francesi 2024. Secondo un sondaggio diffuso da Ipsos, il Rassemblement National di Marine Le Pen è il grande favorito: è intenzionato a premiarlo il 35,5% dell’elettorato francese, un risultato che sarebbe superiore anche a quello ottenuto alle Europee. Al secondo posto, con il 29,5% dei voti, ci sarebbe l’alleanza di sinistra “Nuovo Fronte Popolare”. Macron sarebbe solo terzo con il 19%.
A cura di Luca Capponi
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Le elezioni legislative francesi indette a sorpresa dal Presidente Emmanuel Macron sono ormai alle porte. Si voterà infatti domenica 30 giugno 2024 per il primo turno e una settimana dopo – il 7 luglio – ci saranno i ballottaggi. I cittadini francesi voteranno per rinnovare l'Assemblea nazionale, una delle due camere (la più importante) del parlamento, sciolta anticipatamente da Macron in virtù del successo elettorale dell'estrema destra alle recenti elezioni europee  e del pessimo risultato del partito del Presidente, che si è fatto doppiare dal Rassemblement National. Se i francesi dovessero confermare la fiducia al partito guidato da Marine Le Pen, si verrebbe a ricreare la cosiddetta cohabitation, vale a dire la situazione per cui il Presidente e la maggioranza di governo appartengono a due orientamenti politici opposti. In Francia, questa possibilità si è verificata solo tre volte, l'ultima tra il 1997 e il 2002.

Secondo gli ultimi sondaggi, i francesi sono intenzionati a confermare la fiducia a Marine Le Pen e ai suoi alleati. Una rivelazione di Ipsos pubblicata sul quotidiano Le Parisien e Radio France stima il blocco guidato dal Rassemblement National al 35,5%, avanti di sei punti percentuali sull'alleanza di sinistra formatasi apposta per queste elezioni – il Nuovo Fronte Popolare – dato al 29,5%. La coalizione centrista di Macron sarebbe così solo al terzo posto e sotto il 20% (è data al 19,5%). La speranza del Presidente francese è che le sfide nei singoli collegi elettorali possano comunque premiare i suoi candidati e che quindi la forza del suo partito nella prossima Assemblea nazionale possa comunque essere superiore al 20% che gli assegnano i sondaggi. Non sarà facile, però, visto che in circa 100 collegi (su 577 totali) Renaissance non si presenta nemmeno.

Cosa dicono i sondaggi e perché Le Pen ha convinto i francesi sull'economia

La scelta di Macron di indire elezioni anticipate ha sorpreso l'opinione pubblica francese e creato un vero e proprio terremoto politico, fatto di espulsioni dei leader di partito, alleanze strette in fretta e furia, appelli al voto e all'unità del Paese. Il trambusto ha toccato persino la nazionale francese di calcio, con la stella della squadra attualmente impegnata agli Europei – Kylian Mbappé – che insieme ad altri calciatori ha chiesto ai suoi connazionali di votare "contro gli estremisti" per difendere i valori "della tolleranza, del rispetto e della diversità". L'esito delle elezioni francesi è atteso da tutta Europa, visto che il Presidente Macron, pur indebolito, rimane un protagonista della scena politica internazionale. E poi, sullo sfondo, c'è da capire come reagiranno i mercati finanziari, il cui comportamento riguarda da vicino anche l'Italia e l'andamento del nostro spread.

Proprio l'economia è un tema centrale nel dibattito politico francese e, stando ai sondaggi, ciò che sta premiando Marine Le Pen. Secondo le rivelazioni di Ipsos il 25% degli intervistati ha fiducia nelle potenzialità del Rassemblement National di compiere i giusti interventi in campo economico, mentre solo il 22% premia il Nuovo Fronte Popolare. Anche in questo caso il Presidente Macron è terzo: solo il 20% degli intervistati si fida della sua politica economica. E sempre su questi temi si sono scontrati, nel recente dibattito televisivo, i candidati premier per tutta la durata del loro confronto. Quando l'attuale primo ministro, il macronista Gabriel Attal, ha rivendicato alcuni suoi successi, il suo sfidante e grande favorito Jordan Bardella (Rassemblement National) gli ha risposto: "Ma certo, mi faccia pure la lezione di economia, professor Attal, con tutto il debito pubblico che abbiamo accumulato grazie al suo governo". Il Nuovo Fronte Popolare, invece, non ha ancora sciolto le riserve su chi sarà il suo candidato premier; di certo Jean-Luc Mélenchon, leader di France Insoumise, ha più volte manifestato il desiderio di essere scelto per questo ruolo.

Sempre stando al sondaggio di Ipsos, oltre un francese su tre sarebbe intenzionato a votare per Marine Le Pen questa domenica: il RN è infatti dato al 35,5%. Il Nuovo Fronte Popolare sarebbe secondo con il 29,5% delle preferenze e l'alleanza centrista Renaissance inseguirebbe con il 19,5% dei voti. Rispetto ai risultati definitivi delle recenti elezioni europee, Le Pen guadagnerebbe quindi quattro punti percentuali: sembrerebbe funzionare l'accordo con il leader dei Repubblicani Éric Ciotti, che pur non essendo riuscito a stringere un'alleanza vera e propria tra il suo partito (che l'ha sfiduciato subito dopo) e il Rassemblement National, appoggerà Le Pen in alcuni collegi. Lo stesso farà Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen ed ex leader di Reconquête, anche lei espulsa dal partito appena dopo il suo annuncio di voler appoggiare l'RN.

Come si vota alle elezioni in Francia

Le elezioni legislative francesi si svolgono in due turni: il primo il 30 giugno e il secondo il 7 luglio. I collegi elettorali sono in tutto 577: 558 per la Francia metropolitana; 8 per la Nuova Caledonia e le collettività d'oltremare; 11 per i Francesi all'estero. In ciascuno di questi collegi si terrà il ballottaggio tra i due (o più) candidati più votati. Per accedere al ballottaggio occorre però che gli aspiranti deputati ottengano il voto di almeno il 12,5% considerando tutti gli elettori iscritti. Motivo per cui – pur essendo un caso raro – possono verificarsi ballottaggi anche a tre o quattro candidati.

Il secondo turno può essere evitato solo in un caso: quello in cui uno dei candidati più votati ottenga la maggioranza assoluta dei voti espressi e, allo stesso tempo, un numero di voti pari ad un quarto del numero degli elettori iscritti. Detto della soglia minima del 12,5% dei voti, va ricordato che questo speciale quorum non si riferisce alla percentuale dei voti espressi, ma al numero degli elettori iscritti. Per questo motivo, la percentuale di voti da ottenere è inversamente proporzionale al dato dell'affluenza. Quindi, se come alle Europee andrà a votare poco più del 50% dei francesi, la soglia minima sarà del 25% circa dei voti validi. Se questa quota dovesse essere superata solo da un candidato, ci sarà ugualmente il ballottaggio contro il candidato "sotto soglia" più votato. Se il 12,5% non viene raggiunto da nessuno dei candidati, al secondo turno si scontreranno i due candidati più votati.

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