video suggerito
video suggerito

Allarme violenze sessuali in Spagna: crescono i casi ma continua a scendere l’età degli aggressori

Cresce il numero delle violenze sessuali in Spagna, dove è stato registrato il peggiore dato sui reati sessuali degli ultimi sette anni. Nel 2022 sono state più di 11mila le persone arrestate o indagate per questo tipo di crimini. Preoccupa anche la diminuzione dell’età degli autori delle violenze sessuali: più di mille gli adolescenti fra 14 e 17 anni arrestati o indagati lo scorso anno, con un incremento del 18% rispetto al 2021.
A cura di Eleonora Panseri
0 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Continua a salire il numero delle violenze sessuali in Spagna, mentre scende l'età degli autori delle aggressioni. Il Paese iberico ha infatti registrato il peggiore dato sui reati sessuali degli ultimi sette anni: nel 2022 sono state 11.699 le persone arrestate o indagate per questo tipo di crimini, con un incremento dell'11,6% rispetto al 2021. Nel 94,1% dei casi gli aggressori sono di sesso maschile. A rivelare l'allarmante andamento è l'ultimo rapporto diffuso dal ministero degli Interni spagnolo, l'indagine è stata riportata su El Mundo.

Diminuisce l'età degli autori delle violenze

Ma il dato che preoccupa di più è la diminuzione dell'età degli autori delle violenze sessuali. L'8,8% dei responsabili dei reati sono minori dai 14 ai 17 anni e, secondo quanto è stato riportato nel documento ufficiale, sono stati infatti più di mille gli adolescenti fra 14 e 17 anni arrestati o indagati lo scorso anno, con un incremento del 18% rispetto al 2021. I giovanissimi sono stati ritenuti responsabili del 10,6% delle aggressioni denunciate. Il 10,7% di questi sono stati autori di reati minori legati alla pornografia.

Aumenta la percentuale di minori vittime di reati sessuali

Il rapporto del Ministero inoltre evidenzia una tendenza in costante aumento nella percentuale di minorenni fra le vittime di violenze sessuali. Solamente lo scorso anno sono state infatti 8.300, pari al 44,5%, quasi la metà del totale dei casi registrati dalla forze e dai corpi di polizia.

Di queste, più del 20% è rappresentato da bambine e bambini minori di 13 anni e quasi il 24% da adolescenti fra i 14 e i 17 anni. Continuano a crescere purtroppo anche le aggressioni e le violenze sessuali di gruppo, rispettivamente 414 e 218 casi, con un incremento del 7,5% e del 15%.

Il nuovo rapporto dell'Interno non descrive tuttavia le possibili cause di questo aumento, anche se negli ultimi anni i diversi ministeri coinvolti hanno cercato di risolvere il problema rendendo più facile la denuncia di questi fatti. In un altro rapporto su fatti di cronaca nera, che fa riferimento ai primi nove mesi del 2023, si è sottolineato il fatto che “politiche attive di sensibilizzazione e di riduzione della tolleranza sociale e personale contro questo tipo di atti criminali, si traducono in una maggiore disponibilità delle vittime a denunciare e a mettere i loro casi nelle mani delle forze di icurezza”.

Lo stesso ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska, intervenendo alla sessione plenaria del Congresso, ha detto cose molto simili, dopo essere stato rimproverato dal deputato di Vox, Ignacio Gil Lázaro sull'aumento di questi crimini. “Sì, per me tutta questa violenza contro le donne è molto preoccupante, ma dimenticate una cosa molto chiara: questa società oggi tollera molto meno e denuncia molto di più", ha replicato il ministro.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views