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Allarme Onu, la diga di Mosul rischia un “cedimento catastrofico”

Le acque rischiano di travolgere oltre un milione di di iracheni che vivono lungo le rive del fiume Tigri. La ditta italiana Trevi ha firmato l’accordo per la manutenzione e la messa in sicurezza dell’opera. I lavori dovrebbero iniziare a fine mese.
A cura di Biagio Chiariello
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La più grande diga dell'Iraq rischia un cedimento “catastrofico”. L'allarme arriva dalle Nazioni Unite, dove ieri si è tenuta una riunione presieduta dall'ambasciatrice Usa Samantha Power e dall'ambasciatore iracheno Mohamed Alhakim. Bisogna “far presto” per la riparazione della diga di Mosul o si rischia “una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche” ha spiegato la Power, a pochi giorni dall’annuncio dell’appalto vinto dall’italiana Trevi per i lavori di consolidamento.  L'appello alla comunità internazionale è di "effettuare i lavori necessari nel più breve tempo possibile" e di istruire un piano di fuga in caso di inondazione, visto che le acque di Mosul potrebbero travolgere oltre un milione di persone. Solo la città conta 600 mila abitanti, ma in caso di cedimento l'onda potrebbe raggiungere persino la capitale Baghdad, a 350 chilometri di distanza. “Se si dovesse aprire una falla – ha detto l'ambasciatrice Power – in alcuni luoghi della valle del Tigri l'onda raggiungerebbe i 14 metri di altezza, spazzando via ogni cosa, persone, auto, case, ordigni inesplosi, scorie e altro materiale pericoloso”. "La posta in gioco è altissima – ha proseguito l'ambasciatrice Usa – e le conseguenze possibili devastanti per non affrontare immediatamente il problema".

I lavori della diga di Mosul effettuati da ditta italiana

Ai lavori di messa in sicurezza della diga di Mosul è stata chiamata la ditta italiana Trevi, che ha firmato il contratto con il governo iracheno proprio la scorsa settimana e ha già detto di voler iniziare i lavori entro la fine del mese. I tempi ancora non sono stati definiti ma indicativamente, dovrebbero durare 18 mesi. Costruita con un letto di argilla e gesso già debole di suo, la diga di Mosul è considerata da anni la più pericolosa al mondo, una vera e propria potenziale "arma di distruzione di massa". Le operazioni di consolidamento negli anni non sono mancate, ma la situazione ha cominciato a diventare problematico con l’avvento dell’Isis nel 2014.

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