Allarme nucleare, Stati Uniti: rivedremo sicurezza delle nostre centrali
Mentre il Giappone, dopo il terribile terremoto e lo tsunami di venerdì scorso, sta cercando di scongiurare una possibile catastrofe nucleare, cercando di mettere in sicurezza la centrale nucleare di Fukushima, nel resto del mondo si infiamma il dibattito sulla sicurezza degli impianti nucleari. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è apparso ieri davanti alla stampa per informare che ha sollecitato una revisione delle installazioni nucleari del suo paese affinchè possa assicurare che sono preparate per affrontare un disastro naturale.
Obama si è rivolto ai media per far giungere il suo messaggio di calma ma non ha accettato domande, nè ha risposto a chi gli chiedeva se durante queste revisioni la sua Amministrazione avesse deciso di fermare i reattori. Negli ultimi giorni, la Casa Bianca ha adottato una posizione più aggressiva riguardo la catastrofe che ha sconvolto il Giappone che potrebbe incrinare le già non idilliache relazioni tra i due paesi mentre ieri è iniziata l'evacuazione dal paese nipponico di tutto il personale statunitense non strettamente necessario a servire gli interessi nordamericani in Giappone.
"Gli Stati Uniti non sono corrono il rischio di essere contaminati, non c'è pericolo" ha detto Obama che ha poi sottolineato: "Non ci aspettiamo livelli pericolosi di radiazioni nel territori statunitensi, nè alle Haway, nè in Alaska nè in nessun altro luogo degli Stati Uniti" cercando così di scacciare il fantasma dell'isteria che inizia a perseguitare la popolazione del suo paese. Dopo aver visitato l'ambasciata giapponese a Washington Obama ha voluto ad ogni costo tranquillizzare la popolazione: "Dovete sapere tutto quello che io so, sapere che non bisogna prendere alcuna precauzione se non quella di restare informati". Infine Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti, in una corsa contro il tempo, stanno cercando di aiutare in ogni modo il popolo giapponese invitando inoltre i nordamericani a donare il possibile per aiutare il Giappone ad uscire da questa terribile crisi.