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Allarme nucleare in Giappone: un sarcofago di cemento per il reattore di Fukushima?

Nella centrale di Fukushima continua la corsa contro il tempo per evitare la catastrofe nucleare. I tecnici stanno cercando di ripristinare il sistema elettrico ed è previsto un nuovo intervento dell’esercito per tentare di raffreddare i reattori.
A cura di Alfonso Biondi
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Emergenza nucleare in Giappone

Dopo il violento terremoto in Giappone, nella centrale di Fukushima continua la corsa contro il tempo per evitare la catastrofe nucleare. La situazione, però, sta divenendo sempre più critica col passare delle ore: l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aieia) ha infatti innalzato da 4 a 5 il livello di allarme nella centrale e, secondo alcuni specialisti, potrebbero esserci milioni di morti per le radiazioni. L'obiettivo dei tecnici che stanno lavorando con frenesia nella centrale è quello di mettere al più presto in funzione il sistema elettrico, il quale permetterebbe di irrorare i reattori di acqua facilitando il raffreddamento del carburante atomico.

Il lavoro dei tecnici, però, dovrà alternarsi anche con quello dell'esercito e dei vigili del fuoco che, dopo gli scarsi risultati di ieri, proveranno nuovamente a gettare diverse tonnellate d'acqua sulla centrale. L'utilizzo degli elicotteri e dei cannoni ad acqua non ha dato fino ad adesso risultati apprezzabili, ma la speranza è quella che si riesca a raffreddare almeno il reattore 3, considerato il più pericoloso.

Il livello delle radiazioni rimane molto alto ma, nell'immediato, non dovrebbero esserci problemi per l'area urbana di Tokyo: il vento, infatti, soffia verso il Pacifico e dovrebbe portare al largo la "nube radioattiva". Nei prossimi giorni, però, anche la capitale, che si trova a circa 240 km dall'impianto, potrebbe essere raggiunta in maniera massiccia dalle radiazioni.

Intanto sono al vaglio degli esperti diverse proposte per venire a capo della difficile situazione a Fukushima: l'ultima è quella di un funzionario dell'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare che ha proposto di chiudere i reattori danneggiati in sarcofaghi di cemento armato e di seppellirli nel terreno. In pratica come fu fatto a Chernobyl, in seguito alla catastrofe del 1986.

Vista la situazione, alcune nazioni stanno chiedendo al Giappone di fornire informazioni chiare sull'emergenza nucleare. Lo hanno fatto in forma ufficiale Cina e Stati Uniti, ma i Paesi che pretendono chiarezza sono molti. Obama, per ora, ha rassicurato gli americani, affermando che non ci sono pericoli per la costa occidentale statunitense.

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