Allarme incendi in Grecia, brucia l’isola di Evia: residenti e turisti in fuga coi traghetti
La Grecia continua a bruciare. Gli incendi devastano il Paese e, in particolare, la situazione è drammatica sull’isola di Evia. Il villaggio di Ellinika, a nord dell’isola, è circondato dalle fiamme. Gli abitanti sono stati invitati a lasciare la zona, ma alcuni di loro – insieme ai vigili del fuoco – continua a cercare di salvare quanto possibile. Come riporta il sito in.gr, i residenti e i turisti presenti sull’isola si sono radunati sulla spiaggia di Agios Nikolaos, in attesa di essere trasferiti in un luogo sicuro via mare, a bordo dei traghetti in partenza dall'isola. Le fiamme, però, nel frattempo si propagano e hanno raggiunto il piccolo centro di Vasilika. Non solo, perché da un’altra parte un fronte di 6 km ha raggiunto una vasta pineta e si è avvicinato al villaggio di Gouves.
I vigili del fuoco sono al lavoro sull’isola nel tentativo di bloccare i roghi in diversi punti, soprattutto con la speranza di evitare che vengano raggiunte e distrutte altre abitazioni. Finora sono più di 200 le famiglie rimaste senza un’abitazione. Il governatore della Grecia centrale, Fanis Spanos, parlando a Skai Tv, ha comunicato che sono al momento più di 2.500 le persone ospitate in alberghi e altre strutture per fuggire dal fuoco. Sempre parlando con Skai, anche il sindaco di Istiaia, Ioannis Kontizias, lancia l’allarme denunciando l’assenza di aerei antincendio nell’isola: “Siamo soli, sono cinque giorni che chiedo che vengano impiegati gli aerei”. Vigili del fuoco e mezzi sono in arrivo da Francia, Ucraina, Cipro, Croazia, Svezia, Romania, Israele e Svizzera.
Quello dell’isola di Evia non è l’unico fronte critico in Grecia: anche vicino ad Atene sono andate in fiamme le pendici del monte Parnitha, in un parco nazionale che si trova nelle immediate vicinanze della capitale. Il fumo sprigionato dal rogo ha raggiunto Atene già da ieri e le autorità hanno invitato la popolazione a tenere le finestre chiuse e a restare in casa, istituendo anche un numero di emergenza per segnalare eventuali problemi respiratori. Il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, definisce questa come “un’estate da incubo” per il Paese.