“Allahu Akbar”: mille musulmani in piazza per la Siria a Londra
Un migliaio di persone hanno manifestato due sere fa davanti all'ambasciata siriana a Londra: gli attivisti, quasi tutti di fede musulmana, hanno sovente gridato il motto "Allahu Akbar", "Allahu è grande", ma tra loro si sarebbero infiltrati anche alcuni presunti fondamentalisti islamici appartenenti ad associazioni in passato criticate per non aver preso le distanze dai miliziani dello Stato Islamico responsabili degli attentati di Parigi, Bruxelles e Nizza.
Tra gli oratori della manifestazione uno ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di un califfato per ripulire le strade di questa città". Altri hanno minacciato di riversare decine di missili e bombe su Londra, per farla pagare a un paese che dal 2001 ha partecipato a tutte le principali campagne militari di "lotta al terrorismo" promosse dagli Stati Uniti. Secondo un altro oratore "la dominazione del mondo da parte dello Stato Islamico sarebbe perfettamente a portata di mano". La stragrande maggioranza dei manifestanti, tuttavia, è apparsa intenzionata esclusivamente a solidarizzare con il popolo siriano e la catastrofe umanitaria di Aleppo.
Non è chiaro chi abbia convocato la manifestazione. Gli attivisti si sono dati appuntamento a Belgrave Square, nel cuore della capitale inglese, e nel volgere di poche ore hanno bloccato un'intera strada costringendo gli automobilisti a trovare percorsi alternativi. Intorno alle 21 si è tenuta una lunga preghiera davanti all'ambasciata siriana, ed il clima inizialmente pacifico è stato in parte rovinato dalla presenza di pochi ma visibili oratori esaltati, che non di rado hanno inneggiato all'Isis e sventolato bandiere talebane , scandendo slogan per alcuni leader estremisti islamici. Naturalmente tra i manifestanti non mancavano agenti di polizia in borghese che hanno segnalato gli individui potenzialmente pericolosi.