Alla Russia la guida del Consiglio di Sicurezza Onu, ira dell’Ucraina: “Vergogna e schiaffo al mondo”
Da oggi la Russia assume la presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ruota tra i suoi membri in base alla rule 18 di procedura, che stabilisce la presidenza a turno in ordine alfabetico, un mese ciascuno. L’ultima volta che Mosca ha assunto il prestigioso ruolo è stato nel febbraio del 2022, il mese in cui ha lanciato l’aggressione all’Ucraina.
Proprio Kiev non ha preso di buon grado il cambio alla presidenza del Consiglio Onu, facendo aumentare la tensione tra i due Paesi. "La presidenza russa del Consiglio di Sicurezza dell'Onu è uno schiaffo in faccia alla comunità internazionale", ha twittato il ministro ucraino degli Esteri Dymytro Kuleba, aggiungendo: "Esorto gli attuali membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a contrastare qualsiasi tentativo russo di abusare della sua presidenza".
Anche il presidente Zelensky ha commentato la nuova guida russa del Consiglio di sicurezza Onu, definendola un "completo fallimento di tali istituzioni". Lo riporta Unian.
"Oggi uno stato terrorista ha cominciato a presiedere il Consiglio di sicurezza Onu. Ieri l'esercito russo ha ucciso un altro bambino ucraino, un bambino di cinque mesi", mentre continua ogni giorno a bombardare con "centinaia di colpi di artiglieria", ha aggiunto il leader di Kiev nel suo consueto videomessaggio serale.
Zelensky ha anche affermato che è necessario riformare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel giorno in cui la Russia ne assume la presidenza. "È una riforma chiaramente in ritardo", ha aggiunto Zelensky, sottolineando quanto sia necessaria.
Non è mancata neanche la risposta di Mosca. L'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia in una intervista alla Tass ha definito l'idea di privare Mosca del diritto di presiedere il Consiglio di Sicurezza, come chiesto da Kiev, "semplicemente assurda". Il diplomatico ha sottolineato tra l'altro che un'esclusione sarebbe impossibile senza modifiche alla Carta dell'Onu.
Per Maurizio Massari, ambasciatore per l'Italia alle Nazioni Unite, "la presidenza mensile di turno è nelle regole del Consiglio di sicurezza. Non va sopravvaluta l'importanza del mese russo di presidenza nell'equazione complessiva del conflitto ucraino".