Alissa e Olia, la chef russa e l’amica ucraina che cucinano per aiutare le vittime della guerra
Si chiamano Alissa e Olia: la prima è russa mentre la seconda è ucraina. Le due migliori amiche hanno deciso di unire le forze per aiutare i bambini e le famiglie colpite dalla guerra in Ucraina. Alissa Timoshkina ricorda come la sua bisnonna, una cittadina ucraina emigrata in Siberia dopo la seconda guerra mondiale, era solita pestare il lardo e friggere le verdure così da fare un borscht di barbabietola. La chef, una volta saputo del conflitto, ha scelto di unire le forze con la sua migliore amica ucraina Olia Hercules.
In cosa consiste l'iniziativa
Entrambe hanno 37 anni e vivono a Londra: hanno così deciso di creare "Cook for Ukraine" che, sulla scia di Cook For Syria, ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sul conflitto e lanciare una raccolta fondi per aiutare i civili colpiti dalla guerra. Per farlo utilizzano lo strumento che conoscono meglio: il cibo. La campagna si basa sull'idea di cucinare pasti tradizionali della cultura ucraina per poi donare alla pagina "Just Giving". La loro storia è stata raccontata dal quotidiano britannico "The Guardian": "La speranza è che oltre alla torta di cavoli, i commensali saranno più propensi a discutere sugli ultimi sviluppi del conflitto. A loro volta potrebbero così fare una donazione ai soccorsi". Le due ragazze, che si sono conosciute nel 2005 mentre studiavano alla Queen Mary University, hanno partecipato anche alla protesta che si è svolta fuori Downing Street contro l'invasione russa.
Il ricavato devoluto all'Unicef
Attualmente la pagina ha raccolto, in poco più di una settimana, più di 75mila sterline: il denaro è stato poi devoluto all'Unicef. All'iniziativa si sono iscritti i migliori chef e ristoratori. Molti di loro hanno poi scelto di aggiungere un piatto ucraino nel loro menù e devolvere poi parte o tutto il loro ricavato a "Cook for Ukraine". Burger&Lobster per esempio donerà due sterline per ogni conto per tutto il mese di marzo. Le due amiche sperano che l'iniziativa aiuti a mantenere alta l'attenzione sull'Ucraina anche nelle settimane a venire: "In un certo senso simboleggiamo le due parti della guerra. Ma ci abbracciamo e sorridiamo e, per noi, non c'è conflitto, solo amore, cibo e comunità", ha detto Timoshkina.