Alcuni missili iraniani non sono esplosi e sono rimasti conficcati nel terreno

L’Iran ha lanciato circa 200 missili su Israele. Molti sono stati intercettati da Iron Dome, ma qualcuno ha raggiunto il suolo. Alcuni, tuttavia, sono rimasti inesplosi, come mostrano alcune fotografie diffuse su Twitter.
A cura di Enrico Tata
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Sono circa 200 i missili che l'Iran ha lanciato contro Israele, come riferito dal portavoce delle forze di difesa israeliane, Daniel Hagari. La Idf ha affermato di averne intercettato "un gran numero" e che le difese aeree di Israele sono state "efficaci". Secondo la televisione di Stato e l'agenzia di stampa iraniana Fars, invece, almeno l'80 per cento ha colpito il proprio obiettivo e negli attacchi sarebbero stati distrutti almeno venti caccia F-35.

Alcuni missili, tuttavia, raccontano alcune immagini postate sui social, non solo non avrebbero colpito gli obiettivi programmati, ma sarebbero rimasti conficcati nel terreno senza esplodere. La deflagrazione di altri che hanno raggiunto il suolo, come si vede nella foto in basso, ha creato un grosso cratere.

Un altro video diffuso in rete, in basso, mostra un gruppetto di palestinesi mentre festeggiano e tentano di sollevare la fusoliera di un missile balistico iraniano caduto in Cisgiordania.

Molti missili sono stati intercettati e distrutti in cielo dall'Iron Dome, il potente sistema difensivo israeliano. Altri sono stati intercettati dalla Giordania, il cui dipartimento di sicurezza ha informato in una nota che "le forze aeree e i sistemi di difesa aerea sono intervenuti dopo che alcuni missili e droni sono entrati nello spazio aereo giordano". Altri ancora, come riferiscono fonti americane citati dalla Bbc, sono stati distrutti da sistemi anti-missilistici Usa dislocati nella regione.

Ma alcuni, come abbiamo visto, hanno raggiunto il suolo, ma sono rimasti conficcati nel terreno senza esplodere. Come è possibile? Dei missili non esplosi abbiamo parlato all'inizio della guerra tra Ucraina e Russa perché anche all'epoca diventarono virali gli scatti dei missili rimasti incastrati nel sottosuolo senza provocare alcuna esplosione. In parole semplici, può accadere che la testata non si inneschi e che, quindi, non avvenga la deflagrazione.

Questi ordigni inesplosi prendono il nome tecnico di Unexploded Ordnance o UXO. Una delle cause più comuni della mancata deflagrazione è legata a un problema al meccanismo di attivazione chiamato “fuse” o “fuze”. Un'altra spiegazione è collegata a un guasto al timer, perché non tutti i missili esplodono al contatto con una superficie dura. Altri, invece, esplodono solo in un secondo momento e sono collegati a un timer.

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