Alcol al metanolo, strage in India: 155 morti, numerosi minorenni
Bilancio disastroso per l’intossicazione di alcol avvenuta ieri in India: le vittime sono almeno 155, tra cui molti ragazzini. Il numero degli intossicati sale a 340, e anche tra questi vi sono numerosi minorenni tra i 10 e i 15 anni. Un dodicenne ricoverato in ospedale ha assunto l’alcol letale perché convinto si trattasse di acqua. L’intossicazione ha colpito gli strati più poveri della popolazione del Bengala Occidentale, come venditori ambulanti o braccianti, persone che non avevano possibilità economiche per acquistare liquori di marca. Il governo ha disposto un risarcimento di 200.000 rupie circa (2.800 euro) ai familiari di ogni vittima. L'ospedale di Diamond Harbour ospita la maggior parte delle persone intossicate dalla bevanda di contrabbando.
Nove centesimi al litro
Tra le cause del decesso di massa, la presenza, nella bevanda, di metanolo, sostanza altamente tossica inserita per aumentare la gradazione alcolica di un prodotto presumibilmente blando, ma è usata soprattutto come combustibile. La bevanda killer è stata acquistata presso rivenditori di liquori situati principalmente nei pressi della stazione ferroviaria del sobborgo South 24-Parganas, dove sono stati arrestati una decina di sospetti distillatori clandestini. Il prezzo dell’alcol contaminato risulta molto basso, per questo è acquistato e assunto dal ceto più povero: la cifra standard per un litro di liquore come quello bevuto dagli intossicati si aggira intorno alle 6 rupie e mezzo, pari ai nostri 9 centesimi di euro. Gli inquirenti sono alla ricerca di altri rivenditori di bevande killer, ma si cercherà di stabilire anche la presenza di ulteriori veleni, in quanto il metanolo è stato rilevato solo in venti cadaveri su quasi 160 vittime.