Alba Dorata è una organizzazione criminale, leader condannati: la sentenza del Tribunale di Atene
Alba Dorata è una “organizzazione criminale”. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Atene. Il fondatore e leader del partito neonazista, Nikólaos Michaloliákos, è stato riconosciuto colpevole di guidare un'organizzazione criminale al termine di un lungo processo celebrato nella capitale greca. È stato anche condannato un membro del partito neonazista greco per l'omicidio di un rapper antifascista di 34 anni avvenuto nel 2013. Prima del verdetto, circa 15.000 persone si erano riunite fuori dal tribunale per manifestare e chiedere la condanna dei leader di Alba Dorata. Avevano striscioni con scritte come “Fyssas vive, schiacciamo i nazisti” e tra gli slogan "vogliamo i nazisti in galera”. La lettura della sentenza è stata accolta da applausi nell'aula del tribunale e tra la folla all'esterno.
Le indagini nei confronti di Alba Dorata erano scattate quando, nel settembre 2013, un membro del partito, Giorgos Roupakias, aveva accoltellato il rapper Pavlos Fyssas, uccidendolo. Nel processo, iniziato nel 2015, gli imputati erano 68, tra cui 18 ex parlamentari del partito. Tra gli altri c’era il leader Nikolaos Michaloliakos, che i giudici hanno ora ritenuto colpevole di “costituzione e appartenenza a un’organizzazione criminale”, mentre gli altri imputati sono stati giudicati colpevoli per la loro “appartenenza a un’organizzazione criminale”. All’udienza di oggi erano presenti solo 11 dei 68 imputati, e nessuno degli ex parlamentari. Le indagini avevano indicato che il partito agiva come gruppo paramilitare, con ordini pronunciati dalla leadership del partito e diretti a organizzazioni di quartiere e gruppi d'assalto che attaccavano i migranti, spesso causando loro gravi ferite. Le accuse erano relative a omicidi, ferimento di diverse persone con armi di vario tipo, attacchi contro immigrati, omosessuali e attivisti di sinistra e minoranze etniche presenti nel Paese.
Questa mattina ad Atene ci sono stati anche degli scontri tra polizia e manifestanti davanti al palazzo di giustizia della capitale dopo il verdetto su Alba Dorata. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni a un cannone ad acqua per disperdere un gruppo di dimostranti che ha attaccato la polizia con bombe molotov ai margini della manifestazione con oltre 15.000 persone.