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Al Qaeda: Ayman al Zawahiri è il nuovo successore di Bin Laden

In un comunicato diffuso sui siti islamici e dalla tv araba Al Arabiya, il comando generale di al Qaeda annuncia la designazione di al Zawahri a capo dell’organizzazione terroristica.
A cura di Antonio Palma
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Il successore di Osama Bin Laden a capo della rete terroristica internazionale è Ayman al Zawahiri: l’hanno reso noto gli stessi integralisti islamici, attraverso un comunicato via internet trasmesso anche dalla tv araba Al Arabiya. Il comando generale di Al Qaeda si affida al “dottore” Egiziano, da tempo numero due dell’organizzazione terroristica, per continuare la sua guerra santa contro l’occidente.

Al Zawahiri, da sempre considerato l’ideologo di Al Qaeda, è apparso poco tempo fa in un video, dove confermava la morte dello sceicco e giurava la sua vendetta contro tutto l’occidente, “L’uomo che ha terrorizzato l’America continuerà a terrorizzarla anche dopo la sua morte” furono le sue parole.

Dopo la morte di Bin Laden del 2 maggio scorso, avvenuta in un’operazione dei Navy seals americani, l’organizzazione terroristica era rimasta stordita per il colpo subito e aveva nominato come capo ad interim un altro egiziano, Saif al-Adel, già ufficiale delle forze speciali del suo Paese e ritenuto responsabile degli attentati contro le ambasciate americane di Nairobi e Dar es Salaam nel 1988.

Con questo comunicato Al Qaeda si è impegnata nella prosecuzione della Jihad, soprattutto contro gli Stati Uniti e Israele, per una delirante vittoria finale con l'instaurazione della sharia, la legge islamica. La nomina di Al Zawahiri era già prevista da quasi tutti gli esperti di terrorismo, non a caso è fra i più ricercati dal FBI con un premio di 25 milioni di dollari per chi da informazioni utili alla sua cattura.

al Zawahiri e Bin Laden in Afghanistan

Il 59enne nuovo capo di Al Qaeda nasce in Egitto da una famiglia benestante di magistrati e medici, ma da subito sposa la causa jihadista, frequentando la scuola religiosa di Gedda e aderendo al gruppo radicale dei fratelli musulmani, arrivando poi alla guida dei diversi movimenti fondamentalisti egiziani. Quando i movimenti integralisti islamici iniziano a fondersi in un’unica rete del terrore, passa nelle file di Al Qaeda giurando anche fedeltà al Mullah Omar, leader dei Talebani. Negli anni ottanta nasce l’amicizia con Bin Laden, conosciuto in Pakistan, e insieme combatteranno in Afghanistan nella guerriglia antisovietica; da lì in poi diventerà il mentore principale di Bin Laden e insieme progetteranno numerosi attentati terroristici come quello alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001.

Sfuggito molte volte alla cattura da parte delle forze speciali americane durante operazioni svolte tra Afghanistan e Pakistan, è proprio tra le montagne sul confine tra i due Paesi che i servizi segreti e le forze speciali americane lo stanno cercando con la speranza di trovarlo prima che possa compiere i suoi dannosi programmi.

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