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Al Parlamento turco è scoppiata una violenta rissa sul caso di Can Atalay

Mentre si discuteva del caso di Can Atalay – un deputato di opposizione incarcerato con accuse di natura politica – un parlamentare dell’AKP, il partito di governo, ha attaccato un collega del Partito dei Lavoratori che stava chiedendo la scarcerazione collega. Mentre era a terra è stato preso a calci e pugni.
A cura di Annalisa Girardi
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Al parlamento turco, la Grande assemblea nazionale, venerdì è scoppiata una violenta rissa tra i parlamentari, che ha lasciato persino schizzi di sangue sul podio dell'emiciclo. Mentre si discuteva del caso di Can Atalay – un deputato di opposizione incarcerato con accuse di natura politica – un parlamentare dell'AKP, il partito di governo, ha attaccato un collega del TIP, il Partito dei Lavoratori, che stava parlando e difendendo il suo compagno di partito detenuto.

Ahmet Sik, questo il nome del deputato di opposizione pestato in parlamento, ha detto: "Non mi sorprende che chiamiate Atalay terrorista. Tutti i cittadini dovrebbero sapere che i più grandi terroristi di questo paese sono quelli seduti tra quei banchi". Per poi indicare le file dove erano seduti i deputati dell'AKP, il Partito della giustizia e dello sviluppo di cui è leader il presidente del Paese, Recep Tayyip Erdoğan. A quel punto Alpay Özalan – esponente di maggioranza, nonché ex calciatore – è salito sul podio e ha spinto Sik a terra.

Cosa è successo nel parlamento turco

Altri deputati di maggioranza lo hanno attaccato mentre era a terra, tra calci e pugni. Diversi parlamentari del Partito dei lavoratori sono accorsi a difenderlo ed è scoppiata una scazzottata generale, che avrebbe lasciato feriti altri due esponenti dell'opposizione, tra cui una donna.

Alcuni dei filmati circolati sui social, oltre a mostrare la rissa, fanno anche vedere degli inservienti intenti a ripulire il sangue dalle gradinate dell'aula una volta terminata la rissa.

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"È una situazione vergognosa. Invece di parole che volano in aria, volano pugni, c'è sangue per terra. Stanno colpendo le donne", ha commentato Özgür Özel, leader del maggiore partito di opposizione.

Il caso Atalay, il deputato d'opposizione incarcerato

Quando è stato aggredito, Sik stava chiedendo la scarcerazione del collega di partito, condannato nel 2022 a 18 mesi di carcere in un processo dove non sono mancate le polemiche. Secondo gli oppositori di Erdoğan, infatti, la condanna sarebbe politicamente motivata: Atalay aveva infatti avuto un ruolo di rilievo nelle proteste di Gezi Park contro il governo nel 2013.

Alle elezioni parlamentari del 2023, Atalay si è candidato dal carcere per un seggio in rappresentanza della provincia di Hatay, risultando eletto. A quel punto sono scattate le petizioni per la sua scarcerazione, che però non hanno finora avuto fortuna. La Corte costituzionale, da parte sua, ha decretato che l'elezione di Atalay sia completamente legittima, aggiungendo che la sua libertà personale fosse stata violata. Ma la 13esima sezione penale del Tribunale di Istanbul, competente per i reati gravi, ha fatto appello alla Cassazione, che ha stabilito come la condanna di Atalay fosse definitiva, revocando il suo seggio in parlamento e attaccando la Corte costituzionale per avere ecceduto la propria autorità e competenza.

Insomma, si tratta di un caso controverso, di cui si discute da molti mesi e su cui le tensioni sono elevate. Atalay era stato condannato con altre sette persone, tra cui il filantropo Osman Kavala, a cui è toccato l'ergastolo.

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