Al Parlamento europeo si entra solo con il green pass, la Corte Ue respinge il ricorso
Al Parlamento europeo si entra solo con il green pass. La Corte di giustizia europea ha deciso di confermare la decisione dell'europarlamento, respingendo il ricorso che era stato presentato da parte di deputati, funzionari e altre persone che lavorano al Parlamento Ue. Secondo il Tribunale "nessun argomento dei ricorrenti dimostra la gravità del presunto danno, difficilmente riparabile, o addirittura irreparabile". La decisione risale allo scorso 27 ottobre, quando l'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo ha introdotto regole eccezionali per tutte le persone che vogliono accedere agli edifici.
Per entrare nelle tre sedi del Parlamento europeo, a Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, perciò è necessaria la certificazione verde. Il Presidente del Tribunale Ue, nel rigettare il ricorso, rileva che tale decisione non mette in discussione l'esercizio dei mandati dei deputati eletti al Parlamento dei ricorrenti né l'esercizio delle attività professionali dei ricorrenti, dei dipendenti pubblici, degli assistenti parlamentari accreditati e degli altri agenti del Parlamento.
Lo scorso 5 novembre, il presidente del Tribunale aveva deciso – provvisoriamente – che i ricorrenti potessero accedere ai locali del Parlamento europeo sulla base di un autotest diagnostico Covid con risultato negativo. In caso di risultato positivo, questo doveva essere seguito da un tampone molecolare. E ancora: in caso di esito positivo anche del tampone, il Parlamento avrebbe potuto rifiutare l'accesso dei ricorrenti ai suoi locali. Con la sentenza di ieri il Presidente del Tribunale riporta le sue ordinanze del 5 novembre 2021 e respinge le richieste di sospensione. Arriverà, nei prossimi giorni, una sentenza definitiva sul merito di questo caso. Può essere presentato un ulteriore ricorso entro due mesi dalla sua notifica.