Al Jazeera: strage in Algeria, uccisi almeno 35 ostaggi e 15 rapitori
Almeno 50 persone sarebbero morte in Algeria, 35 tra gli ostaggi e 15 tra i sequestratori, compreso uno dei loro leader. È quanto rende noto Al Jazeera. La dinamica dei fatti non appare ancora chiara, le vittime (ieri un commando di miliziani islamici ha preso in ostaggio 41 persone) sarebbero state provocate da un raid dell’esercito algerino. La notizia della morte degli ostaggi sarebbe stata confermata anche dall’agenzia mauritana Ani secondo cui “alcuni degli ostaggi” rapiti ieri in Algeria e “diversi sequestratori” sono rimasti uccisi in un attacco condotto dall’esercito locale. L’Ani ha precisato che l’attacco mortale è giunto mentre “gli islamisti stavano cercando di trasferire alcuni ostaggi in un posto più sicuro”. Poche ore prima, invece, era trapelata la notizia diffusa da una televisione locale che aveva affermato che 15 delle persone rapite – tra di loro statunitensi e europei – erano riuscite a scappare. Dettagli della situazione, invece, erano stati diffusi dal quotidiano algerino Al Khabar, che cita proprie fonti di sicurezza, e secondo il quale i terroristi avevano fatto indossare ad alcuni degli ostaggi delle cinture esplosive piazzando anche delle cariche a protezione dell’area.
Il ministro Terzi e l’operazione militare in Mali – Da parte dei terroristi la richiesta è di liberare diversi prigionieri islamici detenuti sia in Algeria che in altri Paesi e come condizione per il dialogo avevano chiesto l’allontanamento delle unità di sicurezza e dell’esercito che da ieri aveva circondato il sito. La situazione sul posto appare comunque molto confusa. Per quanto riguarda, invece, l’operazione della Francia in Mali, oggi il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha precisato quello che sarà il contributo dell’Italia. Un contributo che “non sarà in nessun modo un intervento diretto”, così Terzi a Bruxelles. Il ministro ha fatto sapere che non è previsto un spiegamento di forze militari italiane nel teatro operativo e che il governo sta valutando la possibilità di fornire alla Francia un supporto logistico. Intanto dalla Ue è arrivato il via libera alla missione di addestramento dell’esercito del Mali, dovrebbe partire per metà febbraio.