Al confine tra Bielorussia e Polonia ci sono 4.000 migranti arrivati da Minsk
Sono circa 4.000 i migranti che hanno raggiunto in questi giorni il confine tra Bielorussia e Polonia. Da giorni il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sta cercando di mettere pressione all'Unione Europea con l'obiettivo di disperdere le persone al confine. Secondo la Commissione Europea, solo martedì mattina erano presenti circa 2000 persone rispetto alle centinaia arrivate lunedì. I 4.000 profughi si trovano sulla strada che da Bruzgi porta alla cittadina polacca di Kuznica. Le temperature sono attualmente vicine allo zero e le condizioni dei migranti restano preoccupanti. Nessuno dei due Paesi ha accolto coloro che sono arrivati: al momento neppure i minori, gli anziani e le donne possono entrare. "Qui non ci lasciano dormire – spiega alla BBC un giovane iracheno di 33 anni – siamo affamati e non abbiamo né acqua né cibo. Abbiamo con noi bimbi piccoli, anziani e donne. Vorremmo poter garantire un rifugio sicuro almeno a loro".
I migranti sono stati scortati sul confine dalle guardie bielorusse che li hanno poi incoraggiati a entrare in Polonia. La crisi, infatti, sarebbe dovuta ai tentativi della Bielorussia di mettere in difficoltà la Polonia attraverso le grandi ondate di migranti. Mai però si erano viste 4.000 persone sul confine. Le immagini di quanto sta accadendo sono state diffuse soprattutto tramite social network con video che mostrano tantissime persone camminare per strada con sacchi e zaini. Resta difficile per i media indipendenti raggiungere la zona e documentare quanto succede: non si conosce la provenienza dei migranti né le effettive condizioni di donne e bambini. Secondo quanto riportato dal Guardian, i migranti sarebbero stati attirati dalla "fama" della Bielorussia che da tempo accoglie persone per poi mandarle verso la Polonia. Il Paese di Lukashenko avrebbe offerto voli per raggiungere Minsk, la capitale, promettendo poi di portare i viaggiatori in Polonia. Una volta arrivati, però, non hanno potuto accedere perché il governo polacco da giorni presidia le frontiere con la Bielorussia. Sono infatti schierati sul confine circa 12mila soldati.
"Questa è un'aggressione di un regime illegittimo e disperato che è capace di compiere atti atroci. Non si tratta di una crisi migratoria: è qualcosa senza precedenti" ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, intervenendo al Parlamento europeo. "Dobbiamo lavorare con i Paesi terzi per bloccare i voli verso Minsk" ha continuato Johansson. Nel frattempo peggiora di ora in ora la situazione dei 4.000 disperati sul confine. Le forze bielorusse hanno iniziato a sparare colpi in aria per creare il caos tra i presenti e rendere ancora più precaria la situazione. Lo ha detto il portavoce dei servizi speciali di Varsavia Stanislaw Zaryn.