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Al Conclave anche Monsignor Calcagno, il cardinale con un arsenale in casa

Il cardinale parteciperà alle votazioni per l’elezione del nuovo Papa, malgrado una petizione on-line che lo denuncia per aver coperto episodi di pedofilia. E malgrado una passione sfegatata per pistole e fucili…
A cura di Davide Falcioni
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Papa, Concistoro per 22 nuovi cardinali

ATra i 115 cardinali che da domani parteciperanno al Conclave ce n'è uno – Domenico Calcagno – con delle abitudini e passioni assolutamente bizzarre, oltre che una storia personale forse non del tutto limpida. Una settimana fa, infatti, la Rete Abuso di Savona – che assiste le persone vittime di abusi da parte di sacerdoti – ha lanciato una petizione per chiedere al segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone di escludere Calcagno (ex vescovo di Savona) dal Conclave: il porporato avrebbe infatti volutamente omesso di denunciare Don Nello Giraudo, sacerdote che avrebbe in passato abusato di bambini

La petizione spiega: "Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto la Chiesa cattolica, dopo tutti i gravissimi reati di pedofilia clericale che tante innocenti vittime hanno mietuto, in relazione alle accertate omissioni e coperture attuate da prelati e monsignori vari a protezione di sacerdoti che hanno abusato ripetutamente di tanti adolescenti chiediamo che a monsignor Domenico Calcagno, attuale membro del conclave in Vaticano, sia precluso questo privilegio di cui sicuramente non è degno per la sua completa e totale inazione nei confronti di preti pedofili savonesi a cui egli ha permesso di agire come lupi in un gregge di pecore".

Ma non è tutto: Domenico Calcagno è anche proprietario e collezionista di innumerevoli armi da fuoco, come raccontava Il Fatto Quotidiano già un paio di anni fa. Cosa c'entrino le armi con l'attività di un "uomo di Dio" è un mistero oscuro a tutti. Lui spiega: "Quella per le armi è una vecchia passione. Andavo al tiro a segno. Purtroppo da quando sono qui in Vaticano ho dovuto smettere”. Ma quali sono le armi in possesso del cardinale? E' lui stesso a dichiararle, in un documento consegnato alla questura di Savona nel 2006.

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Insomma, il Cardinale Carcano è proprietario di un vero e proprio arsenale da guerra: fucili e pistole, alcuni storici, ma in ottima forma come lo Schmidt – Rubin in dotazione all'esercito svizzero fino al 1950, o il moschetto FAET Carcano, o il temibile Nagant russo (CCCP) un'arma datata ma potentissima, letale ad oltre un chilometro di distanza. Alcune armi invece sono moderne e, come tutte le altre, perfettamente funzionanti. Ci chiediamo se non sia un controsenso che un uomo che predica la pace tra i popoli custodisca un tale bottino mortale in un armadio di casa…

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