Al Baghdadi incastrato dalle mutande e tradito da un fedelissimo, i retroscena del blitz
Uno degli uomini che avrebbe dovuto occuparsi della sua sicurezza e che invece lo tradisce, un paio di mutande e altri oggetti personali che spariscono e il mistero del sepoltura di Abu Bakr al Baghdadi. Sono i retroscena del blitz militare statunitense che ha portato alla morte dell'autoproclamato califfo dello stato islamico in Siria. A tradire il Califfo forse è stata più di una persona visti i sistemi di sicurezza che da tempo adottava il leader dell'Isis per sfuggire alla cattura e ai raid come spostarsi in continuazione a bordo di improbabili mezzi con furgoni di generi alimentarie o bendare i suoi ospiti. Inizialmente si era parlato di una delle mogli ma a mettere il cappello sulla individuazione di Al Baghdadi ci hanno pensato i curdi rivelando con involontaria ironia che alla base di tutto ci sono delle mutande.
Al Baghdadi e il dna rubato dagli Usa
Sarebbe stato un fedelissimo di Al Baghdadi da tempo diventato informatore dei curdi a permette di individuare il nascondiglio segreto dando prova della sua attendibilità sottraendo delle mutande e campioni di sangue del Califfo. Secondo il Washington Post, l'uomo, un arabo sunnita, si occupava in particolare degli spostamenti di al Baghdadi, per questo era sempre a conoscenza dei luoghi in cui il leader dello stato islamico si nascondeva. L'uomo voleva vendicarsi per l'assassinio di un suo parente da parte dell'Isis. La sua attendibilità sarebbe stata confermata proprio dalla la consegna dei pezzi di biancheria intima e di liquidi corporei che hanno permesso di risalire al Dna di al Baghdadi nell'estate scorsa.
Il mistero della sepoltura di Al Baghdadi
Sempre secondo le stesse indiscrezioni, ovviamente non confermate ufficialmente, la talpa, che potrebbe ricevere anche i 25 milioni di dollari della taglia che pendeva sulla testa del califfo, sarebbe stato presente durante il raid e portato via fuori dal Paese con la famiglia solo successivamente per rifarsi una nuova vita. Dopo la morte di Al Baghdadi, tecnici militari avrebbero condotto test del dna sul posto confrontando proprio il dna prelevato in precedenza con quello del defunto. Successivamente il Califfo sarebbe stato caricato su elicotteri Usa insieme alle altre vittime eccellente e i resti gettati in mare dopo un rito islamico, stessa sorte toccata otto anni prima a Osama Bin Laden.