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Tremila euro di multa per Cédric, agricoltore che aiuta migranti a entrare in Francia

Il procuratore aveva chiesto otto mesi di carcere per aver aiutato i migranti a passare il confine Italia-Francia. Herrou è stato assolto dalle accuse di aver occupato una struttura dismessa e di aver favorito soggiorno e circolazione di irregolari. L’agricoltore ha promesso che “continuerà ad agire”.
A cura di Claudia Torrisi
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Lo scorso 4 gennaio Cédric Herrou, un agricoltore francese di trentasette anni, è comparso davanti al tribunale di Nizza con l'accusa di aver aiutato duecento migranti ad attraversare illegalmente il confine tra Italia e Francia, e averne ospitati cinquatasette in un edificio occupato a Tenda appartenente alla società ferroviaria francese – SNCF. Su di lui pendeva la possibilità di una condanna fino a cinque anni di prigione e 30mila euro di multa, mentre il procuratore aveva chiesto 8 mesi di reclusione. In queste settimane molte organizzazioni, attivisti e semplici cittadini sia italiani che francesi si sono mobilitati per lui, chiedendo che non venisse perseguito. Alla prima udienza erano presenti circa 300 persone in suo sostegno.

Oggi è arrivata la condanna: Herrou dovrà pagare una multa di 3 mila euro con la condizionale, ma è stato assolto dalle accuse di aver occupato la struttura dismessa delle ferrovie dello stato e di aver favorito il soggiorno e la circolazione di migranti irregolari in Francia. L'agricoltore trentasettenne si è detto soddisfatto della sentenza, e ha promesso che "continuerà ad agire", perché "non è sotto la minaccia di un prefetto né per gli insulti di uno o due politici che ci fermeremo. Continueremo perché è necessario continuare". Durante l’udienza ha spiegato di aiutare i migranti a passare uil confine "perché ci sono delle persone che hanno un problema, perché ci sono persone che sono morte sull’autostrada, famiglie che soffrono e perché c‘è uno Stato che ha ristabilito le frontiere e non riesce assolutamente a gestirne le consequenze”.

Alcuni dei migranti che Herrou ha aiutato li ha incontrati lungo la strada; in altri casi, invece, è andato di persona a prenderli al confine, a Ventimiglia. Alcuni di loro sono anche stati accolti e ospitati in due camper e quattro tende nel suo giardino. Herrou coltiva ulivi in Val Roia, nel dipartimento delle Alpi Marittime, poco lontano dal confine italiano. Tutto è iniziato circa un anno e mezzo fa: "All’inizio ho visto delle persone camminare sulla strada, dei neri, così li ho accompagnati alla stazione di Breil-sur-Roya. Poi poco a poco mi sono interessato al problema", ha speigato Herrou.

La prima volta è stato arrestato lo scorso agosto, fermato mentre stava dando un passaggio a un gruppo di migranti. Nonostante questo ha continuato nella sua opera. Il procuratore Jean-Michel Prêtre ha riconosciuto che le motivazioni di Herrou siano "nobili", ma ha spiegato che la legge, per quanto possa essere criticata, debba "essere applicata" e aveva chiesto otto mesi di carcere, da sospendere con la condizionale. L'avvocato di Herrou ha sempre sostenuto che il suo assistito stesse applicando uno dei valori della repubblica francese, la fratellanza.

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