Afonso e Kelvin, insieme in orfanotrofio vengono adottati e si ritrovano vicini di casa
Una storia incredibile, una favola di oggi. I protagonisti sono due ragazzi 18enni, Kelvin Lewis e Afonso Slater. Tanti anni fa vivevano insieme in un orfanotrofio in Mozambico. Lì erano diventati migliori amici, inseparabili. Fin quando arrivò il momento dell'adozione e per Afonso e Kelvin un probabile addio, portati lontano l'un dall'altro dalle strade della vita. E invece, come capita solo quando meno te lo aspetti, i due sono finiti uno accanto all'altro, in Arizona, ad appena 3 km di distanza.
Le loro mamme erano amiche così la loro amicizia iniziò quando erano piccolissimi Poi la mamma di Kelvin morì di Aids quando lui aveva appena 4 anni. Così, visto che la zia e la nonna erano troppo povere per potersi occupare di lui, fu messo in orfanotrofio. Destino simile quello di Afonsi che in tenera età perse entrambi i genitori per l'Aids. E anche lui finì in orfanotrofio dove tra tanti bambini strinse una profonda amicizia con Kevin, aiutandosi e appoggiandosi a vicenda, così piccoli così messi duramente alla prova dalla vita.
Gli anni così passarono, i due sopravvissero, in attesa di momenti migliori e magari una vera famiglia. Quel momento arrivò prima per Kelvin, nel 2008. Dopo una lunga trafila burocratica, una coppia di Gilbert, in Arizona (Usa), John Lewis e sua moglie LaCinda, erano stati finalmente autorizzati a diventare genitori. Presto nella loro casa sarebbe arrivato dal Mozambico il giovane Kelvin.
Si avvicinava il giorno dell'inevitabile addio con l'amico fidato, Afonso. E qui che il destino fa il suo gioco. Il ragazzo infatti è stato adottato anche lui negli stessi giorni. E, incredibilmente, da una coppia che abitava molto vicino a Kelvin. Greg Slater e sua moglie Sharon, questi i nomi della seconda coppia, non avevano mai pensato ad adottare un bambino, ma un viaggio in Africa li aveva cambiati per sempre.
«Avere qualcuno cresciuto con te che poteva condividere questa nuova vita era incredibile – ha aggiunto Afonso – Ritrovarci a soli tre chilometri di distanza è stato fantastico. È stato il destino che ci ha messi l'uno sulla strada dell'altro». «Parliamo spesso di invecchiare insieme – ha concluso Kelvin – Rimarremo seduti sul portico di casa su una sedia a dondolo, vivremo l'uno accanto all'altro e i nostri figli giocheranno insieme. Noi non siamo più solo migliori amici, siamo fratelli».