Afghanistan, vigilia di Natale bagnata dal sangue a Kabul: 43 morti durante un assalto
Una vigilia di Natale bagnata dal sangue a Kabul. Un attacco armato contro un palazzo governativo della capitale afgana ha provocato la morte di almeno 43 persone. Il bilancio delle vittime è stato aggiornato questa mattina dal ministero della Salute afgano. Il portavoce ministeriale Wahid Majro ha però fatto sapere che polizia e addetti alle emergenza sono ancora in cerca di altri cadaveri all’interno dell’edificio. Ieri un attentatore suicida e uomini armati di fucili d’assalto ed esplosivi hanno tenuto sotto assedio il palazzo per otto ore. L’attentato non è stato ancora rivendicato da nessun gruppo, ma sia i talebani che una affiliata dell’Isis prendono spesso di mira i funzionari governativi, così come le forze di sicurezza.
L’assalto è avvenuto in un edificio governativo nel centro di Kabul, a pochi chilometri a est della zona verde in cui si trovano gli uffici diplomatici. Oltre alla morte di 43 persone, si parla anche del ferimento di almeno altre venti. L’attacco è iniziato con l’esplosione di un’autobomba vicino al ministero dei Lavori pubblici e dell’Autorità nazionale per le persone con disabilità. Subito dopo lo scoppio, gli attentatori hanno iniziato a sparare e sono riusciti a entrare nel palazzo dell’Autorità nazionale.
Solo a tre ore dall’inizio dell’attacco due degli aggressori sono stati uccisi dalle forze governative, secondo quanto fatto sapere dal vice portavoce del ministero dell’interno, Nusrat Rahimi. Subito dopo l’attentato, con l’esplosione dell’autobomba, circa 200 dipendenti dell’ufficio sono stati evacuati, ma in molti non sono riusciti a scappare, perdendo la vita durante l’assalto. Ci sono volute circa 8 ore per sedare l’attacco, finito con la morte dei tre terroristi.