Afghanistan, Talebani: “Donne al governo ma in ruoli minori: nessuna posizione di primo piano”
Le donne potranno continuare a lavorare e, potrebbero anche entrare a far parte del governo, ma solo per ricoprire ruoli di minore rilievo e nel rispetto delle "regole della Sharia", la legge islamica. Nessuna posizione di primo piano dunque per le donne a Kabul ma solo la possibilità di poter lavorare all'interno dei ministeri che andranno a formarsi nelle prossime settimane quando il governo talebano in Afghanistan prenderà forma anche sulla carta.
Sembra un'amnistia quella proposta dai Talebani che ora controllano il Paese e che in queste settimane hanno voluto sottolineare la loro totale apertura a collaborare con i paesi occidentali. Una nuova era che li vuole sempre più fermi nella loro decisione di volersi accreditare istituzionalmente dentro e fuori il Paese, una visione che stride con le immagini e le notizie giunte in questi giorni anche e soprattutto riguardo il ruolo delle donne nella società afghana. Secondo i Talebani dunque le donne non saranno più vittime: "L'Emirato Islamico non vuole che le donne facciano parte del governo, secondo i dettami della Sharia", ha spiegato Enamullah Samangani, membro della commissione Cultura degli insorti, senza però chiarire quali saranno le regole che le donne dovranno seguire.
Parole alle quale fanno eco quelle del numero due dell’ufficio politico dei talebani in Qatar, Sher Abbas Stanekzai che spiega che le donne “potranno continuare a lavorare” e ad occupare “posti minori” nel governo. Per loro infatti non ci saranno "ruoli di primo piano" nel governo che potrebbe formarsi già ne prossimi giorni. Governo che segnerà un punto di svolta per l'Afghanistan e il futuro della sua popolazione.