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Talebani a Kabul: le ultime news sull'Afghanistan

Afghanistan, rettore Orientale: “Vi spiego la differenza tra i talebani di 20 anni fa e quelli di oggi”

Il rettore dell’Università Orientale, Roberto Tottoli, commenta a Fanpage.it la situazione attuale in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe americane: “I talebani hanno il controllo del paese, possiamo dire che l’Afghanistan sia oggi un paese unito più di quanto lo sia stato negli ultimi 30 anni”.
A cura di Susanna Picone
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“Venti anni di occupazione occidentale e di controllo americano hanno consentito ai talebani di radicarsi nella maggior parte delle regioni e di fare presa sulla popolazione locale”. A dirlo è Roberto Tottoli, rettore dell’Università Orientale ed esperto del mondo arabo, che in una intervista a Fanpage.it ha commentato la situazione attuale in Afghanistan, dove i talebani hanno preso il potere dopo il ritiro delle truppe americane. Per Tottoli, oggi l’Afghanistan appare come un paese più compatto più di quanto lo sia stato negli ultimi 30 anni.

“I talebani cercano di cavalcare il malcontento della occupazione occidentale americana, sembrano più in grado di farsi carico di certe esigenze della popolazione”, spiega nell’intervista, parlando comunque di un paese fatto di divisioni continue “quindi è quanto mai probabile che l’unità relativa non duri molto”. La differenza tra i vecchi talebani e quelli attuali entrati vincitori a Kabul? “Quelli di 20 e anche 30 anni fa erano i talebani dalle madrase pakistane, che facevano supporto ad Al Qaeda che attirava anche arabi e non afgani, quindi talebani che si sono radicati localmente, sono più afgani di quanto non lo erano 20 anni fa, allora erano un corpo estraneo”, spiega il rettore.

Tottoli ha parlato della lunga guerra iniziata dopo l’11 settembre 2001: "Avevamo messo in guardia 20 anni fa che la guerra in Afghanistan non avrebbe migliorato la situazione, oggi il paese è stanco, pieno di mine, completamente distrutto e i talebani hanno tratto vantaggio da tutto questo". Riguardo l’Isis, il rettore dell’Orientale dice che la presenza del califfato islamico sembra più frutto della propaganda che un pericolo reale: "È chiaro però – precisa – che se i talebani dovessero indebolirsi allora anche l'Isis potrebbe mettere basi nel paese".

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